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Attivista incatenato davanti alla questura. I No Tap anche all'ambasciata greca

A Lecce un sostenitore della causa contro il gasdotto compie un gesto simbolico. Nella capitale una delegazione a sostegno dei cittadini sotto processo a Kavala

LECCE - A Lecce come a Roma, questa mattina attivisti del Movimento No Tap sono impegnati in due distinte azioni: nella capitale una delegazione si trova davanti l'ambasciata greca per manifestare il sostegno agli otto cittadini della zona di Kavala indagati nel procedimento per aver ostacolato i lavori collegati al gasdotto: a loro si aggiunge anche il martanese Pati Luceri, fermato anch'egli il 26 giugno. L'udienza, si è appreso in tarda mattinata, è stata poi aggiornata al 13 dicembre.

Nel capoluogo salentino, invece, un uomo si è incatenato davanti alla questura di Lecce. Si tratta di Sergio Starace, noto per essere stato a lungo un docente di scuola e per il suo impegno politico e movimentista, che esibisce un cartello con la scritta "La Costituzione tutela la libertà di manifestare ma non quella di sanzionare".

Sul caso il Movimento No Tap, sulla propria pagina Facebook, ha motivato il gesto spiegando che Starace ha manifestato "il proprio malcontento sull'operato delle forze dell'ordine che stanno difatto reprimendo la protesta e spalleggiando, per ordine del governo, la Tap".

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