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Ciclo dei rifiuti, migliora la qualità della frazione umida conferita dai leccesi

Dopo gli sforamenti registrati a giugno e luglio rispetto al limite consentito di frazione impura, il 10 percento, le verifiche di agosto segnano il rientro nella norma. Ipotesi agevolazione per i più virtuosi

LECCE - Dal 14,7 per cento di metà giugno al 9,4 di oggi. In due mesi la frazione impura dei rifiuti organici conferiti dal Comune di Lecce all’impianto di Manduria “Eden 94” è diminuita di quasi cinque punti, consentendo dunque di rientrare nel limite massimo fissato al 10 per cento. Rispetto al 16 percento rilevato nella verifica di un carico ad aprile (e rispedito indietro), i progressi sono ancora più evidenti.

Il dato aggiornato è stato comunicato dall’assessora all’Ambiente, Angela Valli, dopo il campionamento effettuato dai tecnici dell’impianto, individuato dall’agenzia regionale per i rifiuti, come la destinazione della frazione organica raccolta dal territorio del capoluogo salentino.

La notizia fa tirare un sospiro di sollievo: a inizio di luglio, l’assessora, da poco entrata in carica, era intervenuta sollecitando maggiore attenzione e collaborazione da parte dei cittadini mentre, in fase di raccolta porta a porta, numerose sono state le segnalazioni di conferimento non conforme.

“Stiamo andando nella giusta direzione  - ha dichiarato oggi la esponente del governo cittadino -. Qualora il trend positivo si dovesse confermare anche nelle prossime settimane, sarà possibile per la città risparmiare circa 14 euro a tonnellata sui costi di conferimento, sventando il rischio di dover reperire un nuovo impianto sul territorio regionale con tutte le difficoltà connesse e aggravio degli oneri di trasporto e conferimento, e al contempo, evitando un rincaro che, nel complesso, avrebbe potuto toccare le 50 euro a tonnellata, con nuove e sensibili ricadute sulla Tari”.

L’assessora rinnova poi l’invito a una corretta separazione dei materiali: vetro e plastica non devono essere mischiati all’umido e, inoltre, i sacchetti per l’organico devono essere essi stessi compostabili e non semplicemente biodegradabili. Valli ha poi voluto ringraziare gli uffici e il personale dell’ufficio Dec (che si occupa dell’esecuzione del contratto di appalto con Monteco).

In un futuro non troppo lontano ci potrebbero essere agevolazioni per i cittadini più disciplinati: “Con il miglioramento della qualità dell’organico è stato superato un grande scoglio e adesso, finalmente, si può cominciare a parlare di sgravi e premialità per i più virtuosi in un futuro quanto mai prossimo, ma, soprattutto, si può cominciare a lavorare concretamente per invertire la tendenza all’aumento progressivo e, almeno finora, inesorabile, dei costi di gestione e, conseguentemente, della relativa tassa”.

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