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Copertino, due casi positivi trasferiti. I pazienti saranno dimessi o portati altrove

La Asl precisa la situazione nell’ospedale San Giuseppe: portati al Fazzi due pazienti risultati positivi. Nei prossimi giorni tutti i ricoverati per altre patologie trasferiti o dimessi. Oltre 5 mila firme per un reparto ad hoc al Sambiasi

COPERTINO - A seguito dei diversi casi di positività al Covid-19 accertati e nonostante il blocco dei ricoveri e delle precauzioni adottate nei confronti dei pazienti e del personale medico e sanitario operante, per l’ospedale San Giuseppe da Copertino si prevedono nuove forme di tutela e soprattutto il trasferimento cadenzato dei degenti dei reparti di Medicina generale e geriatria. Per quest’ultimi nelle scorse ore si era parlato di un trasferimento massiccio in ambulanza di almeno tredici pazienti ricoverati successivamente nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Galatina. Il sospetto era quello di una possibile contagio da Coronavirus, ma al momento il quadro della situazione è stato chiarito dalla direzione generale della Asl di Lecce di concerto con il direttore sanitario del presidio copertinese.

Secondo quanto riferito dalle fonti sanitarie interpellate infatti la direzione della Asl di Lecce in particolare ha precisato che “in base alla programmazione regionale, la Asl sta operando per rendere l’ospedale di Copertino specializzato nella cura di pazienti potenzialmente portatori di infezione da Covid-19. Per tale ragione due pazienti positivi a Covid-19 sono stati trasferiti, come da protocolli interni, al Vito Fazzi di Lecce presso la divisione  di malattie infettive”. Per quanto riguarda gli altri pazienti nei prossimi giorni tutti gli altri 30 pazienti ancora presenti in degenza nella struttura ospedaliera, e al momento ricoverati in quel di Copertino per altre patologie, verranno o dimessi perché guariti, o saranno trasferiti in un altro ospedale per completare lì la loro convalescenza. “A quel punto si procederà celermente alla riattivazione dell’ospedale di Copertino, come già indicato” precisano dalla Asl. Conferme sull’iter in tale direzione giungono anche dal sindaco Sandrina Schito che segue costantemente l’evolversi della situazione sanitaria in raccordo con la direzione medica e generale della Asl. Per l'assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 la Regione Puglia ha disposto  una dotazione di posti letto, al netto delle terapie intensive, esclusivamente dedicati alla patologia pari a 680 posti dislocati presso il nuovo Dea di Lecce, presso l'ospedale di Copertino e l'ente ecclesiastico Miulli di Acquaviva delle Fonti.

Nardò, 5 mila firme: l’ex Sambiasi centro per il Covid-19

L’emergenza Coronavirus sta toccando un  punto nevralgico  e  il sistema sanitario si sta dimostrando in difficoltà oggettiva nell’affrontare  un emergenza che di ora in ora sta aumentando con la conta dei contagi in corso. La valutazione di un’insufficienza di posti-letto in terapia intensiva  e le strutture adeguate quasi al collasso, hanno spinto il presidente di “Officina Cittadina” di Nardò, l’avvocato Giuseppe Cozza, a  lanciare una petizione online,  per adeguare un reparto dell’ex ospedale Sambiasi  per il trattamento in urgenza ed in elezione di patologie connesse al Covid-19

Si tratterebbe di rimettere in auge il complesso di via XXV luglio, ora riconvertito in presidio territoriale di assistenza, con un reparto che dovrà accogliere e trattare, con i dovuti mezzi e personale adeguato, ogni stadio  sintomatico  dei pazienti. “Ho rivolto una petizione al presidente Emiliano per la realizzazione, nell’ex ospedale di Nardò, di un reparto per trattamento in urgenza ed in elezione di patologie connesse al Coronavirus” ha spiegato in questi giorni l’avvocato Cozza, “considerato il bacino di utenza intorno a Nardò è indispensabile avere un presidio di prossimità vista l’alta incidenza del virus da fronteggiare. L'ex ospedale di Nardò può essere immediatamente attrezzato per garantire alla popolazione la necessaria assistenza sanitaria a quanti dovessero averne necessità”. L’esito della petizione in solo due giorni dal lancio ha fatto registrare oltre 5200 sottoscrizioni e la richiesta sarà presto inoltrata all’attenzione del governatore Emiliano.     

Anche l’amministrazione comunale di Gagliano del Capo si attivata in quezte ore al fine di richiedere l’allestimento dell’ex presidio ospedaliero di Gagliano per far fronte all’emergenza sanitaria in atto. Dalle prime interlocuzioni avviate con gli organi preposti risulta che sono in atto le necessarie verifiche tecniche di fattibilità.

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