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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Virus e dintorni: feste e raduni ko, aziende agricole e artigiani in caduta libera

Dal sindaco Salvemini invito alla responsabilità per feste nei locali e i “100 giorni” degli studenti. Coldiretti e Confartigianato calcolano disdette e chiedono ristori. Bloccati informatori. Rinvio udienze in tribunale

LECCE - I giorni della grande apprensione e gli effetti “collaterali” sulle scelte quotidiane forzate per prevenire il possibile contagio da Coronavirus riguardano non solo l’aspetto tipicamente sanitario ed epidemiologico, ma anche quello delle abitudini personale e collettive e le ricadute sulle attività economiche, turistiche e ludiche e sportive. E’ quanto si vive in itinere sulla base delle diposizioni del governo e delle autorità competenti e con un richiamato senso alla responsabilità personale e di comunità che vengono ribadite anche nella giornata di oggi dove i casi di positività al Covid-19 e le quarantene fiduciarie e domiciliari, prontamente attenzionati dai dipartimenti sanitari e dalla Regione, continuano a crescere.

In un momento sociale delicato come quello vissuto in questi giorni un appello alla responsabilità è arrivato anche dal primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini, per limitare a quanto prescritto dalle misure governative, l’organizzazione di feste, iniziative e raduni anche in forma privata. Il tutto mentre in altri settori, come quello agricolo e alimentare, Coldiretti Puglia stila un primo resoconto sugli effetti del Coronavirus su cali della produzione e delle richieste nelle aziende agricole e sulle disdette negli agriturismi. E ancora da Confartigianato imprese di Lecce parte la richiesta per i sostegni ad hoc della categoria per l’emergenza in atto con ristori sino all’80 per cento per i mancati guadagni e dal Dipartimento di promozione della salute della Regione, il direttore Vito Montanaro dispone tra i provvedimenti di urgenza la sospensione dei tour di lavoro negli studi medici e nelle strutture sanitarie per gli informatori scientifici.

L’appello di Salvemini. Controlli nei locali

Feste, iniziative e raduni, è partito in queste ore il richiamo del sindaco di Lecce al senso di responsabilità. Si tratta di un appello rivolto ai cittadini e in particolare a chi organizza iniziative, feste o raduni a qualunque titolo in relazione ai corretti comportamenti da tenere nel momento di emergenza sanitaria che stiamo tutti vivendo. Salvemini ha anche informato che gli agenti della polizia locale sono attivi per la verifica del rispetto delle misure igienico sanitarie prescritte dal recente decreto del Governo.

“Ci giungono numerose segnalazioni di iniziative che comportano affollamenti di persone in luoghi chiusi tali da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e che secondo il decreto del 4 marzo dovrebbero essere invece sospese” spiega il primo cittadino, “in questi giorni stiamo promuovendo la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie per contenere la diffusione del contagio che per essere efficaci richiedono la responsabile collaborazione di tutti. Informo che i nostri agenti della polizia locale hanno il compito di sensibilizzare tutti al rispetto alle misure per il contrasto ed il contenimento del Covid-19” esplicita nel suo invito Salvemini, “è un'attività che ha lo scopo di fare sentire ciascuno responsabile col proprio comportamento della salute di tutti e che solo in casi estremi di irresponsabile indifferenza prevederà l'applicazione dell'articolo 650 del codice penale, per mancato rispetto delle misure di contenimento previste nel decreto.

“Colgo questa occasione” conclude il sindaco, “per rivolgermi agli studenti delle scuole superiori che hanno l'abitudine di festeggiare i 100 giorni che mancano all'esame di maturità. O che stanno organizzando, in queste giornate di sospensione dell'attività didattica, affollati momenti conviviali di incontro. Data l'eccezionalità della situazione che stiamo vivendo vi esorto ad annullarle, anche se previste in abitazioni private”.

Aziende e agriturismi: impatto sul cibo made in Italy

Come rende noto Coldiretti  Puglia continuano a piovere le prime disdette degli ordini nel comparto agricolo: in più di una azienda su quattro (pari al 27%) per il crollo della domanda alimentare dopo la paralisi del turismo, i ristoranti vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. E’ quanto rivela la prima analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare made in Italy in occasione del primo weekend di avvio della campagna #MangiaItaliano nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.

Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus, secondo quanto spiega Coldiretti, il fatturato è crollato nel 41% delle aziende del settore, ma la situazione è ancora più grave negli agriturismi dove il 79% delle strutture dichiara un calo del fatturato. “E’ evidente che sono fondamentali le misure di prevenzione per evitare il contagio, è un momento di grande criticità, ma vogliamo contribuire a creare un clima di fiducia verso l’Italia e soprattutto verso l’agroalimentare made in Italy che continua ad avere importanti primati in termini di qualità, sicurezza e controlli, perché la campagna non si ferma, le attività continuano, gli animali non smettono di alimentarsi e i gli agricoltori non smettono di produrre alimenti buoni e sani in per tutto il Paese i mercati degli agricoltori rimangono aperti per portare il miglior cibo pugliese ai cittadini” spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

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Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale prende il via la prima campagna #MangiaItaliano in Italia e all’estero una iniziativa che vede schierati in prima linea, durante il weekend, i mercati degli agricoltori e gli agriturismi di Campagna Amica. “E’ al collasso l’intero indotto della ricettività turistica, dagli agriturismi alle agenzie di viaggio, dagli alberghi ai ristoranti”, denuncia Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia. “E’ stato cancellato il 100% delle prenotazioni dagli Stati Uniti. Registriamo un calo del 50% nel breve periodo della ristorazione, anche per il periodo di Pasqua, regge solo il servizio per i consumatori della zona. Azzerate le richieste di preventivo per feste di matrimonio di coppie estere. Un conto è la dovuta prevenzione e la necessaria cautela, un conto è la guerra mediatica contro l’Italia che non ha motivo di esistere e che ha portato in media al 79% delle cancellazioni delle prenotazioni negli agriturismi”. Da una prima stima riassuntiva il maggior numero di disdette e il sostanziale rallentamento delle prenotazioni, giungono da turisti di Germania, Francia, Est Europa. Il mercato statunitense risulta già completamente azzerato, mentre per il periodo di Pasqua tutto tace, le prenotazioni dall’estero e dall’Italia risultano congelate. 

Artigiani, fondo per chiedere rimborso

Parte dalla Confartigianato imprese di Lecce una richiesta di sostegno ad hoc per gli artigiani per fronteggiare l’emergenza Cronavirus. Richiesta che può fare leva sul Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato. Per l’intero settore dell’artigianato tale fondo mutualistico ha lo scopo di fornire gli ammortizzatori sociali consentendo alle imprese di affrontare le situazioni di crisi evitando licenziamenti e tutelando la professionalità dei dipendenti. A tal fine è stato sottoscritto dalle parti sociali un accordo interconfederale per l’utilizzo degli strumenti della bilateralità da parte di aziende e lavoratori pugliesi interessati dalla problematica del Coronavirus. Il fondo di solidarietà che gestisce gli ammortizzatori sociali di settore, costituito da Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl e Uil, ha provveduto ad allestire un apposito strumento per la gestione delle crisi aziendali innescate dall’emergenza epidemiologica di questi giorni.

Si tratta di uno specifico intervento, di importo pari a quello dell’assegno ordinario (80% della retribuzione che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate) a supporto del reddito dei lavoratori di aziende costrette a sospendere o ridurre l’attività produttiva in forza di quanto sta accadendo in questi giorni. “Il nuovo strumento Fsba è già completamente operativo ed attivo presso l’Ebap Puglia” spiega Dario Longo, presidente dell’Ente bilaterale dell'artigianato pugliese, “in questa prima fase l’operatività è prevista per tutto il mese di marzo, previo accordo sindacale che in ordine ad esigenze di rapidità, ma anche di riduzione dei contatti interpersonali, è possibile sottoscrivere anche in modalità telematica”.  

Informatori scientifici bloccati sino ad aprile

Con la diposizione urgente firmata il 6 marzo dal direttore del Dipartimento di promozione della salute della Regione, Vito Montanaro, sono state sospese le attività di informazione e promozione scientifica nell’ambito degli ospedali, strutture sanitarie e ambulatori di medici di famiglia. “Al fine di prevenire la diffusione del Coronavirus (Covid-19) nel territorio della nostra Regione, si dispone la sospensione delle attività di informazione  scientifica dei farmaci e dei dispositivi medici che non rivestono carattere di urgenza correlata alla sicurezza d’uso di specifici prodotti, in prima istanza sino al 30 aprile 2020” si legge nella diposizione regionale inviata ai direttori generali delle Asl, “la motivazione principale, olre a quella generale prevista dai provvedimenti in atto per limitare l’accesso nelle aree  dedicate all’assistenza a coloro che ne hanno assoluta necessità, è correlata al prevedibile ed inevitabile aumento delle attività di cura e informazione cui sono sottoposti tutti i professionisti sanitari”.

Tribunale e procura: rinvio udienze e sanificazione

Si accelerano le norme precauzionali nelle sedi giudiziarie, tribunale e procura di Lecce, anche alla luce del recente caso di positività al primo test del Covid-19 di un avvocato di Melendugno e anche in accoglimento delle specifiche richieste già formulate nei giorni scorsi dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati e delle previsioni del decreto legge annunciato dal ministro della giustizia Bonafede per la sospensione generalizzata delle udienze civili e penali per  almeno 15 giorni.    

Il presidente e il procuratore generale della Corte d’Appello, il presidente del tribunale di sorveglianza, con il presidente del tribunale e della procura dei minorenni hanno disposto “che i magistrati rinviino d’ufficio, anche fuori dall’udienza, le udienze civili e penali dal 9 al 14 marzo (periodo nel quale proseguirà la sanificazione degli ambienti già programmata) ad eccezione delle cause rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti. In quest’ultimo caso, la dichiarazione di urgenza è fatta dal dirigente dell’ufficio giudiziario (o suo delegato) in calce alla citazione o al ricorso, con decreto non impugnabile e, per le cause già iniziate, con provvedimento del giudice o del collegio, egualmente non impugnabile.

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“Il Coa garantirà la presenze alle udienze penali che non sia possibile rinviare fuori dalle udienze, di avvocati, delegati, anche oralmente dai difensori nominati dagli imputati/indagati e dalle parti civili; che ciascun giudice titolare del processo provvederà all’indicazione/comunicazione alle parti la nuova data di udienza; che tutti gli atti di parte nel settore civile siano trasmessi agli uffici giudicanti e requirenti della corte d’Appello, dei tribunali e delle procure per via telematica, salvo quelli non depositabili se non in cartaceo. Che gli accessi agli uffici per gli utenti avvengano  previa prenotazione telefonica o telematica ai numeri o agli indirizzi reperibili sul sito degli uffici giudiziari o del consiglio dell’ordine degli avvocati. I dirigenti amministrativi individueranno il personale di cancelleria e di segreteria che assicurerà il servizio di front office telefonico o telematico.

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