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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ex discarica D’Aurio, pericolo inquinamento. Ispezioni e tavolo tecnico della Regione

Sopralluogo questa mattina dell’assessore regionale all’Ambiente, Stea, su sollecitazione di Sentire Civico e Puglia Popolare. Allarme per i rifiuti abbandonati, ma anche per il sottosuolo. Convocati Comune, Arpa e polizia ambientale. Carotaggio e indagine sull’abbandono di discarica e parco fotovoltaico

SURBO - E’ allarme inquinamento nella discarica dismessa e ormai abbandonata da decenni alle spalle di Santa Maria D'Aurio, tra le cave e i terreni che insistono a pochi metri dalla Masseria Ghermi, lungo la direttrice a cavallo tra Lecce e Surbo. Una questione atavica, con una potenziale bomba  ecologica che sorge a soli 500 metri dal centro abitato. Il sopralluogo effettuato questa mattina dall'assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea, su sollecitazione di Sentire Civico e Puglia Popolare, sembra comunque aver già sortito un primo effetto sperato: smuovere le acque per avviare un intervento quanto mai necessario di verifica e di bonifica ambientale.

IMG_95738-3-2-2Su iniziativa immediata assunta dall’assessore Stea si svolgerà il prossimo 20 novembre in Regione, presso la sede dell’assessorato, un primo tavolo tecnico e di concertazione per affrontare di petto la questione con tutti i soggetti interessati: dai Comuni di Lecce (la discarica ricade principalmente in agro leccese) e Surbo, all’Arpa e anche alla Provincia. Mentre già nella visita di questa mattina la situazione è stata posta all’attenzione della polizia ambientale. L’obiettivo che si è posto l’assessore Gianni Stea è quello di dare un'accelerata alla soluzione della questione che angoscia i cittadini di Surbo.

“Una questione che da decenni, si parla di almeno trent’anni, aspetta di essere affrontata e che conserva ancora molti punti oscuri” ha detto nel corso del sopralluogo il reggente dell’assessorato all’Ambiente, “da mercoledì prossimo si cercherà di fornire le prime risposte sulla storia della discarica e di capire cosa sia stato fatto, o non fatto in questi anni, soprattutto dall’amministrazione leccese per affrontare la situazione in quella zona. Convocherò per questo” spiega ancora Stea, “un tavolo di concertazione e tecnico per capire la situazione pregressa e per avviare tutte le iniziative utili finalizzate ad un eventuale bonifica. Si dovrà sicuramente provvedere ad un carotaggio e ad ispezioni mirate per capire tramite lo studio dei dati della analisi qual è la condizione ambientale soprattutto del sottosuolo e l’eventuale compromissione della falda”.

E le verifiche, a quanto anticipato dall’assessore regionale, riguarderanno anche le ragioni della mancata messa in sicurezza e della post gestione dell’ex discarica Saspi e anche dell’abbandono del parco fotovoltaico che si stava realizzando in quell’area dismessa, con l’impiego di fondi pubblici, e inspiegabilmente non terminato e poi divelto e vandalizzato. Con pannelli malandati (oltre a quelli trafugati), telai, cavidotti e pozzetti di monitoraggio distrutti. E ancora con la guaina di copertura della ex discarica divelta o anche bruciata da qualche incendio che si è verificato negli anni in quella zona, i cancelli ormai logori di ruggine e aperti, così come i tombini. La messa in sicurezza e la delimitazione della zona è anch’essa dunque prioritaria insieme al controllo di ciò che è stato interrato e di cosa quei rifiuti smaltiti in quella discarica, dormiente e pericolosa, hanno potuto causare dopo tanti anni di lassismo.      

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Dopo anni di abbandono infatti da alcuni mesi si è tornati a parlare della discarica D’Aurio, sita tra Lecce e Surbo, in zona Cafore, grazie al disagio denunciato da Gianluca Scozzi, coordinatore cittadino di Surbo di Sentire Civico, che ha più volte lanciato l’allarme rifiuti e discariche ai confini del suo comune. Presa a cuore la questione, Gaetano Messuti, fondatore di Sentire Civico e responsabile regionale dei movimenti civici di Forza Italia, ha rivolto il suo appello all'assessore regionale all'ambiente Gianni Stea, sollecitato anche dal gruppo politico di appartenenza di Puglia Popolare.

“Credo che il pericolo di inquinamento in questa zona dopo trent’anni di inspiegabile immobilismo siano sotto gli occhi di tutti” dice Messuti, “siamo di fronte a una piaga di una società, in cui spesso il senso civico è direttamente proporzionale alla disaffezione per il nostro territorio e all’abitudine a considerare l’ambiente un elemento estraneo alla nostra vita, che si può deturpare soltanto perché non si riesce a tutelarlo. Ecco perché, è importante l'intervento delle istituzioni perché si impegnino per verificare ed arginare un fenomeno dannoso per la comunità e ringrazio l'assessore Stea per la sensibilità e la disponibilità dimostrata”.

Ad accompagnare l’assessore regionale Stea nella sua ispezione istituzionale tra le cave, la ex discarica e il parco fotovoltaico abbandonato oltre a Messuti, Scozzi e al consigliere comunale Oronzo Tramacere, per Sentire Civico e Forza Italia, anche la delegazione di Puglia Popolare, guidata dal coordinatore provinciale, Luigi Mazzei e dal referente cittadino di Surbo, Oronzo Vergine.

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