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Utilizzo della mascherina: per evitare sanzioni meglio averla sempre con sé

Il testo in Gazzetta Ufficiale chiarisce il punto: si indossa sempre nei luoghi chiusi e accessibili al pubblico e all'esterno, se non si può mantenere la distanza. Vanno bene anche quelle auto prodotte

LECCE - Nella generale propensione a un ritorno alla normalità, sempre più persone circolano considerando la mascherina una specie di accessorio di moda. Si tratta di un rischio, perché i dati sempre più rassicuranti sull'andamento dell'epidemia da Covid-19 devono fare ancora i conti con la valutazione prevista per la prossima settimana, cioè 14 giorni dopo il primo step di allentamento del lockdown che ha consentito in poco meno di due mesi di assorbire, non senza gravissime conseguenze, la prima ondata. 

Da lunedì prossimo, però, questa tendenza alla "disinvoltura" potrà comportare anche a Lecce sanzioni che, in realtà, sarebbero già possibili: l'uso della mascherina - anche autoprodotta - è infatti già obbligatorio in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico e all'aperto quando ci si rende conto di non poter garantire la distanza minima di sicurezza, stimata in un metro (quindi anche portando fuori il cane o facendo attività motoria non si può escludere a priori di avere la necessità di indossarla per la presenza ravvicinata di alte persone). La protezione delle vie aree (naso e bocca) è, insieme a un lavaggio frequente delle mani con sapone, la miglior maniera per ridurre sensibilimente i rischi di contagio, il cui vettore essenziale è costituito dalle particelle prodotte naturalmente con la respirazione, la tosse, lo starnuto, anche il semplice parlare. 

Sull'obbligo o meno di indossare la mascherina, e sul dove farlo, ci sono state interpretazioni diverse, alcune più stringenti di altre. Un chiarimento definitivo è contenuto già nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, quello del 26 aprile. Lo ha spiegato il sindaco, Carlo Salvemini, ai leccesi che lo hanno seguito durante la sua finestra informativa su Facebook. 

"Nelle ultime 24 ore, grazie a un dialogo con una nostra concittadina - ha chiarito  - ho preso atto di una modifica tra il testo del Dpcm del 26 di aprile e quello pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra le due versioni c'è stata una variazione che muta la cornice legata all'uso delle mascherine. Nella prima era considerato obbligatorio sui mezzi pubblici e in quelli che venivano definiti luoghi confinati. Nella seconda è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di usare protezione delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza"

In altre parole, per essere chiari senza possibilità di equivoci: "bisogna sempre avere la mascherina con sé quando si esce da casa". Ci sono ora quattro giorni di tempo per fare una campagna informativa a tappeto che avvisi tutta la cittadinanza dell'obbligo e quindi delle possibili sanzioni a partire dal 18 maggio, quando è prevista la ripartenza di altre attività commerciali. "Vi chiedo la massima collaborazione. La certezza di passare alla fase 3 non l'abbiamo, l'eventualità di tornare alla 1 esiste, per evitare che ciò accada siamo chiamati a comportamenti  individuali responsabili a beneficio di noi stessi e della collettività".

In tema di violazione delle vate regole, al sindaco sono inoltre arrivate diverse segnalazioni relative ad alcuni supermercati dove si consentirebbe adesso l'ingresso di un numero di clienti eccessivo rispetto all'obbligo di mantenere la distanza: " Ho chiesto di verificare, non possiamo ritornare subito alle vecchie abitudini". 

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