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Interdittiva Sgm, sarà battaglia al Tar. Presentato ricorso e commissario in arrivo

Notificato questa mattina il ricorso presentato dal legale della società, Pietro Quinto, che ha impugnato il decreto antimafia della prefettura. Nominato un commissario per la gestione temporanea. “La revoca porterebbe nuovi contenziosi”

LECCE – Come annunciato già ieri sarà subito battaglia dinnanzi al Tar da parte del consiglio di amministrazione della Sgm contro l’interdittiva antimafia decretata dalla prefettura di Lecce nei confronti della partecipata del Comune. Il legale della società, Pietro Quinto, ha infatti notificato questa mattina il relativo ricorso presso il tribunale amministrativo per impugnare il decreto cautelativo del prefetto Maria Teresa Cucinotta nei confronti  della società per la vicenda legata al socio di minoranza privato della Igeco spa. Il tutto mentre per il futuro della partecipata che gestisce il servizio del trasporto pubblico urbano e dei parcheggi nel territorio comunale di Lecce, il commissario Mario Sodano vorrebbe attivare la procedura per la nomina di un commissario straordinario per traghettare la stessa società fino alla definizione di un nuovo bando di gara che dovrà essere definito dalla nuova amministrazione comunale di Palazzo Carafa per l’assegnazione della quota privata del 49 per cento attualmente ripartita tra la Igeco Costruzioni (al 40 per cento) e i Fratelli Bertani Spa, titolari questi ultimi del 9 per cento. In queste però la prefettura ha già disposto la nomina di un commissario, Luca Giordano, per la gestione temporanea e straordinaria di un anno “limitatamente alla prosecuzione del servizio di trasporto pubblico e di gestione della sosta tariffata del Comune di Lecce”.    

Intanto nel ricorso presentato dal legale incaricato dalla Sgm si chiede che il Tar sospenda il provvedimento prefettizio perché fondato, secondo i ricorrenti, su presupposti errati. Nel decreto è stato infatti affermato che la “presenza ingombrante” della Igeco nella gestione della Sgm e quindi l’influenza negativa della stessa società attinta da una interdittiva antimafia della prefettura di Roma, sono dimostrate dal ruolo di amministratore delegato della società ricoperto da Ilaria Ricchiuto, figlia di Tommaso Ricchiuto. “Tale circostanza non risponde alla realtà documentale” contesta nel ricorso l’avvocato Quinto, “visto che sin dal 9 gennaio, e quindi in epoca antecedente all’emanazione del decreto, la Ricchiuto si è dimessa da qualunque incarico e la gestione amministrativa della Sgm è affidata esclusivamente al consiglio di amministrazione presieduto da Cosimo Frasca che registra la maggioranza dei rappresentanti dello stesso Comune di Lecce”.

Nel ricorso viene evidenziato anche il fatto che il ruolo di azionista di minoranza della Igeco è stato ridimensionato per il fatto che la società, ammessa a concordato preventivo, ha dato delega irrevocabile al socio di maggioranza, cioè il Comune di Lecce, per l’esercizio del diritto di voto in assemblea. “Non esistono quindi i presupposti di fatto e di diritto per adottare un provvedimento di natura precauzionale, qual è l’interdittiva antimafia nei confronti della Sgm” precisa l’avvocato Quinto, “in carenza di effettivi pericoli di infiltrazioni mafiose di qualsivoglia genere nella gestione della società che, non bisogna dimenticare, è partecipata con quota maggioritaria dal Comune di Lecce”. Secondo i ricorrenti poi un’altra iniziativa, che dimostrerebbe la linearità dell’azione del consiglio di amministrazione della Sgm e dello spirito costruttivo con cui viene affrontata la vicenda nell’interesse dei 150 lavoratori dell’azienda e della gestione del servizio pubblico per la città, riguarda la presentazione, fatta nella serata di ieri, da parte del presidente Frasca al prefetto di Lecce di una formale richiesta per la nomina di un commissario amministrativo, anche in attesa della decisione del Tar, che gestisca il servizio dei parcheggi e della mobilità oggetto della convenzione con il Comune di Lecce.

“Si tratta di una misura prevista dalla legge ed applicata alle società commerciali colpite da interdittiva per la gestione dei contratti d’appalto in essere” chiarisce il legale di Sgm, “occorre infatti ricordare che la convenzione con il Comune della Sgm scadrà il 31 dicembre del 2020, cioè tra poco più di un anno. Quest’ultima iniziativa delegittima l’iniziativa della gestione straordinaria del Comune che vorrebbe addirittura revocare la convenzione in essere con la Sgm e nominare un proprio commissario per indire una nuova gara per l’individuazione dei soci privati. Ciò peraltro alla vigilia dell’insediamento dell’amministrazione ordinaria al Comune capoluogo. Una siffatta iniziativa darebbe luogo ad un complesso contenzioso” annuncia Quinto, “danneggerebbe sotto il profilo economico-finanziario la società Sgm, tutt’ora con bilancio in attivo, e costituirebbe una lesione delle competenze proprie della rappresentanza politica dell’ente Comune, così come espressa dall’elettore il 26 maggio prossimo E’ evidente infatti che spetterà solo alle forze politiche che si insedieranno a Palazzo Carafa” conclude il legale, “decidere il destino della Sgm e ipotizzare eventualmente altre e diverse soluzioni gestionali attraverso la predisposizione dei conseguenti atti amministrativi come gli eventuali bandi di gara. In tal senso sarebbe utile, affermano gli amministratori della Sgm, che facessero sentire la loro voce sul tema i candidati sindaco che aspirano a guidare  la nuova amministrazione comunale”.

La doppia ipotesi sul tavolo per il commissariamento della Sgm si è temporaneamente districata con la nomina in queste ore da parte del prefetto di Lecce del commissario Luca Giordano che per un anno dovrà garantire la gestione temporanea dei servizi del trasporto pubblico e della sosta. Nel decreto prefettizio si precisa che l’amministratore straordinario è tenuto “a realizzare una forma di gestione separata e di carattere temporaneo di un segmento dell’impresa, legato all’esecuzione dei contratti riguardanti la convenzione con il Comune di Lecce, mentre gli organi sociali restano in carica per lo svolgimento dell’attività di gestione”. Nel decreto prefettizio si precisa anche che l’utile di impresa derivante dall’esecuzione dei contratti commissariati è accantonato in apposito fondo e non può essere distribuito né soggetto a pagamento “fino all’esito dei giudizi di impugnazione o cautelari riguardanti l’informazione antimafia interdittiva”. Un ricorso avverso l’interdittiva è stato già depositato innanzi al Tar Lecce questa mattina come descritto.  “Il nuovo provvedimento prefettizio è in linea con quanto richiesto dallo stesso consiglio di amministrazione della Sgm” commenta l’avvocato Quinto sulla nomina delle ultime ore, “che rimane tutt’ora in carica per le attività della società diverse ed ulteriori rispetto alla convenzione stipulata con il Comune di Lecce per la gestione del servizio di trasporto pubblico e della sosta tariffata nel Comune capoluogo. Tutto rimane comunque subordinato alla definizione del contenzioso giurisdizionale sull’interdittiva antimafia”.

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