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Messa in sicurezza dell’ex discarica di Castellino. Il Comune diffida il gestore

In dirittura d’arrivo la chiusura del piano di caratterizzazione del sito. Entro il 15 maggio il responso delle analisi dell’Arpa. Il Comune di Nardò ha concesso 30 giorni alla Mediterranea Castelnuovo 2 per adempiere. Sollecitazione anche di Casili

NARDO’ - Nuova sollecitazione per completare il processo di bonifica della discarica di Castellino di Nardò in attesa che entro metà maggio l’Arpa, che ha già rassicurato sui tempi di consegna, fornisca i risultati definitivi degli ultimi campionamenti effettuati su acqua e suolo e propedeutici alla messa in sicurezza del sito. Il consigliere regionale neretino del M5S, Crisian Casili, appena ieri aveva lanciato un appello affinchè si proceda celermente con il completamento del piano di caratterizzazione affinché la discarica possa essere messa in sicurezza entro l’anno. Oggi è invece l’assessore comunale all’Ambiente di Nardò, Mino Natalizio, a spiegare che con la prossima chiusura del piano di caratterizzazione, che rappresenta lo strumento previsto dalla legge per individuare le soluzioni tecniche per porre in sicurezza il sito e quindi propedeutico a qualsiasi altra iniziativa, e voluto dal presidente della Regione, Michele Emiliano (dopo un decennio di rimpallo di responsabilità tra Regione e Provincia sulle competenze degli atti da porre in essere per la messa in sicurezza dopo la cessazione dei conferimenti avvenuta nel 2007), la società di gestione dell’ormai ex discarica, la Mediterranea Castelnuovo 2, dovrà procedere alle operazioni di messa in sicurezza del sito.

Per questo motivo, nei giorni scorsi il Comune di Nardò ha già inviato una diffida all’indirizzo della stessa ditta che è stata invitata a presentare tutta la documentazione relativa alla chiusura definitiva della discarica, così come concordato al tavolo tecnico regionale nei mesi scorsi, e in particolare a produrre il progetto per l’aggiornamento del piano di adeguamento. “Alla Mediterranea è stato concesso il termine perentorio di 30 giorni dalla notifica della diffida per adempiere” spiega Natalizio, “in caso di inottemperanza il Comune di Nardò attiverà ogni utile iniziativa per provvedere in danno. La società è avvertita, faccia velocemente quello che le compete. Ora non ci sono più alibi”. Natalizio si dice in sintonia anche con la sollecitazione giunta dal consigliere regionale pentastellato, Casili, rassicurando che il Comune sta già operando in tale direzione. “Sono d’accordo con il consigliere regionale Cristian Casili” commenta Natalizio, “la discarica di Castellino deve essere messa in sicurezza al più presto. Ed è proprio per raggiungere questo importante obiettivo che l’amministrazione comunale sta profondendo il massimo impegno”.

Casili (M5S): “Non si può perdere altro tempo. Bonifica entro l’anno”

“La città Nardò non può attendere ancora la bonifica di Castellino. La discarica deve essere messa in sicurezza entro l’anno. Sono passati 5 mesi dagli ultimi prelievi di acqua e suolo effettuati da Arpa. Abbiamo la necessità di stabilire se queste due componenti sono contaminate”, è la presa di posizione del consigliere regionale del M5S, Cristian Casili. “Ho invocato da tempo la chiusura del piano di caratterizzazione, propedeutico a tutti gli interventi necessari a garantire ai neretini che quella discarica non faccia più danni. Nella giornata di ieri” prosegue Casili, “ho avuto rassicurazione da parte di Arpa che le analisi saranno pronte il 15 di maggio. Queste analisi sono fondamentali per chiudere il piano di caratterizzazione, uno strumento che ci permetterà di ricostruire i fenomeni di contaminazione di suolo e acque a supporto della messa in sicurezza e bonifica definitiva della discarica. In questa fase è necessario che la Mediterranea Castelnuovo 2 srl risponda a quanto gli viene prescritto. In caso contrario deve essere diffidata dagli enti competenti coinvolti nel processo di caratterizzazione”.

Il consigliere pentastellato neretino rammenta anche che “la stessa ditta deve rifare il progetto sullo stato attuale della discarica, al fine di rideterminare la tariffa, considerato che i conferimenti furono bloccati nel 2007 dal governo Vendola. Questo passaggio è dirimente: fu lo stesso Tar, infatti, a chiedere la rideterminazione delle tariffe e Ager deve essere messa nelle condizioni di farlo. Se da parte della Mediterranea Castelnuovo 2 srl dovessero persistere elementi di inadempienza” conclude Casili, “la Regione e il Comune procedano a sostituirsi in danno del soggetto responsabile, dando così attuazione agli interventi necessari per disinnescare definitivamente Castellino. I cittadini neretini non possono più aspettare i contenziosi che hanno visto interessati ditta, Comune e Regione, ma è ora che a questi rimpalli si risponda con decisioni forti e che si arrivi al più presto alla conferenza dei servizi. Ecco perché le analisi di Arpa saranno fondamentali e il 15 maggio la loro consegna non lascerà più alibi e Castellino, come chiedo dall’inizio di questa legislatura, verrà finalmente messa in sicurezza”.

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