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“Metrò di superficie nel porto per turisti e crocieristi”. Rotaie di Puglia rilancia l’idea

Alla vigilia dell’estate e in vista del futuro incremento delle navi l’associazione ripropone la riattivazione del binario

GALLIPOLI - Traffico, parcheggi caos e l’annunciato incremento in arrivo dei crocieristi già dal prossimo anno nel porto di Gallipoli, così l’associazione Rotaie di Puglia, alle porte della nuova stagione estiva, ripropone la soluzione per migliorare i servizi: riabilitare il binario in disuso che conduce alla fermata di Gallipoli Porto e riattivare i collegamenti della metropolitana di superficie per i treni storici e turistici. L’idea, già sollecitata lo scorso anno a Comune, Regione e Provincia, resta sempre valida e prenderebbe ancora più vigore proprio alle luce delle nuove rotte del turismo che si intensificheranno nel 2019.

Secondo il presidente di Rotaie di Puglia, Luigi Mighali, la soluzione migliore per arginare le problematiche legate al traffico e all’afflusso caotico nell’area portale e verso la città vecchia resta quella della “metropolitana” e dell’utilizzo dei binari che consentirebbe un più facile accesso al centro storico sia per i residenti che per la grossa mole di visitatori che ogni anno  giungono in città nelle giornate estive. Una soluzione che per altro è già stata sposata, nel recente passato, con favore dell’associazione dei commercianti e dal gruppo Caroli Hotels e che potrebbe chiudere il cerchio in positivo modificando l’accesso ai parcheggi dell’area portuale con l’eliminazione della tanto contestata sbarra (confermata almeno per quest’anno) ed installando i parcometri, e prevedendo la sosta gratuita ai residenti provvisti di pass e una segnaletica elettronica agli ingressi del lungomare Marconi.

In sintesi l’associazione che si batte per la diffusione della cultura del turismo su rotaia ha da tempo proposto alle istituzioni locali e regionali (alla luce anche dei riscontri positivi delle iniziative del Treno dei Due Mari e del tremo storico Salento Express) di riattivare il tronco ferroviario di Gallipoli Porto, riqualificando nel contempo le fermate ferroviarie già esistenti di via Agrigento, via Salento e della Baia Verde e istituendo quattro nuove fermate e ampie aree parcheggio, come quella del cimitero, nelle vicinanze dei nuovi scali, per facilitare l’interscambio e con l’istituzione del biglietto integrato parcheggio più treno. “Con queste peculiarità appena elencate, crediamo che la città di Gallipoli possa finalmente trovare respiro nella sua fruizione e nella qualità dei servizi offerti” puntualizza Mighali, “senza escludere, da una parte, introiti per le casse comunali da poterli poi investire nella città, e dall’altra, la possibilità di assunzione di alcuni giovani locali per la gestione di tali servizi come ad esempio punti di informazione turistica, biglietterie e custodia degli autoveicoli nelle aree di parcheggio”.

Ipotesi Porto vista centro storico-2Inoltre il tronco ferroviario portuale, unico assieme al caso di Venezia che collega un’isola alla terraferma, tornerebbe funzionale, secondo l’associazione proponente, per il futuro incremento delle navi da crociera. “Sappiamo che l’intenzione del sindaco Stefano Minerva è quella di istituire a Gallipoli un terminal crocieristico e quale migliore occasione per valorizzare un’infrastruttura ferroviaria, come quella già esistente, per permettere ai crocieristi di fruire del territorio salentino?” si chiede Mighali, “un treno storico messo a disposizione dei crocieristi in occasione dell’arrivo delle grossi navi, consentirebbe di far defluire in pochi minuti, e con un solo mezzo non stradale, fino a 500 persone, convogliandole presso siti di interesse del nostro territorio come Galatina, Lecce, Otranto che altrimenti sarebbero raggiunti con ben dieci pullman che, tutti insieme, avrebbero non pochi problemi tra le strade di Gallipoli. Ad oggi sappiamo inoltre che tra le navi previste in arrivo a Gallipoli, il 26 Settembre 2019 giungerà la Crystal Serenity” conclude il presidente di Rotaie di Puglia, “una gigantesca imbarcazione lunga 250 metri capace di trasportare fino a 1.100 passeggeri oltre ai 545 soggetti dell’equipaggio, e siamo certi che altre grossi navi approderanno al molo ionico nei prossimi mesi. Per questo non facciamoci trovare impreparati”.

Il tronco ferroviario di Gallipoli Porto, aperto al traffico nel 1903 è stato messo in disuso nel 1997 una volta ripreso e riqualificato come metropolitana di superficie su iniziativa del Comune, con l’allora sindaco Flavio Fasano, e delle Fse, perché scarsamente utilizzato e funzionale. Ma secondo l’associazione di Rotaie di Puglia sarebbe il tempo ora di scommettere sulla riabilitazione, a scopo prettamente turistico, di quel tratto di linea ferrata. Sullo stesso tronco di Gallipoli Porto vi è la volontà di realizzare una pista ciclabile affiancata ad un nuovo marciapiede ma a differenza di una ferrovia turistica, secondo lo studio di Rotaie di Puglia, la semplice pista ciclabile lunga poche decine di metri (nel caso di Gallipoli, 400 metri) non porterebbe né turismo, né soprattutto ricadute economiche sul territorio.

IMG_7666-4Funzionale invece alla riattivazione del Metrò di superficie anche un progetto per la soppressione del passaggio a livello con la prosecuzione del traffico proveniente dal lungomare Marconi fino al termine dei binari dove si prevede un bivio che consentirebbe da una parte di andare verso i parcheggi dell’area portuale e dall’altra di “circumnavigare” il binario stesso, per riallacciarsi a quella che oggi è la strada chiusa che giunge al mercato ittico, grazie allo spostamento della fermata ferroviaria dalla parte opposta creando tra l’altro un’area verde, e alla sua sostituzione con la nuova strada di collegamento. Una proposta quella di Rotaie di Puglia da valutare e conciliare anche con le prospettive disegnate nel Piano Strategico del Turismo della Regione Puglia, nel quale esiste la voce riguardante le ferrovie turistiche, e anche con il progetto, già finanziato, di allargamento e riqualificazione del lungomare Marconi sul quale il Comune e le Ferrovie del sud est si stanno da tempo confrontando e nel quale però i 400 metri di linee ferrata che si estendono sino a Gallipoli Porto sarebbero già destinati allo smantellamento.

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