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Giorno storico in Puglia, fusione avvenuta: nasce "Presicce Acquarica"

In giornata arriverà il prefetto di Lecce per il taglio della torta. Si insedierà l’attuale commissario di Parabita, Claudio Sergi

PRESICCE ACQUARICA – Sarà Claudio Sergi, l’attuale commissario prefettizio in carica a Parabita fino al giorno delle prossime elezioni, a insediarsi alla guida della Città di Presicce Acquarica, primo Comune fuso di Puglia degli ultimi decenni. Intorno alle 17 di oggi, presso la sala consiliare di Acquarica (fu “del Capo”), Sergi incontrerà i cittadini per poi dirigersi, intorno alle 19, al municipio presiccese dove sarà presente, tra gli altri, anche il prefetto Maria Teresa Cucinotta e il presidente della Provincia Stefano Minerva. Si tratterà di una cerimonia formale, nella quale è previsto anche il taglio di una grande torta, con la scritta “Presicce Acquarica”, per sancire uno dei “matrimoni amministrativi” più discusso degli ultimi tempi, come sancito dalla consultazione referendaria del mese di dicembre del 2018. 

Praticamente, oggi non accadrà nulla di particolare per i cittadini. Oggi è solo festa. Le piccole rivoluzioni, burocratiche, sono previste semmai per i prossimi mesi. A coadiuvare l’attività del commissario prefettizio, intanto, ci saranno Riccardo Monsellato e Francesco Ferraro, rispettivamente neo ex primi cittadini di Presicce e Acquarica. Che cosa accadrà, materialmente, nell’immediato futuro? Tanti i dubbi pragmatici posti dai cittadini. Al momento, non saranno colte differenze sostanziali: la segnaletica, per esempio, sarà l’ultimo dei problemi per la nuova amministrazione che sta per nascere.

I cartelli verticali saranno cambiati nel corso dei mesi, ma quelli interni ungo le vie dei centri abitati resteranno invariati. Corso Roma, per esempio, la strada principale che collega i due paesi, si chiamerà allo stesso modo: bisognerà specificare in ogni caso, sulla corrispondenza, a quale parte della cittadina è destinata la posta, Presicce o Acquarica. Come se si trattasse di due distinti quartieri. Gli atti amministrativi, invece, saranno immediatamente “fusi”. Ufficio Anagrafe, Protocolli e Tributi  sono già in corso di unificazione. Idem per gli archivi digitali in fase di omologazione. Si parte dunque con i primi uffici unici per “certificare” quel matrimonio che sembrava non dovesse essere mai celebrato e che oggi, invece, prende forma. Senza però possibilità di divorzio, né ripensamenti. In questo caso, nel bene o nel male, l’unione sarà irreversibile.

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