Con 500 bici pubbliche il nuovo servizio di mobilità: senza cauzione, basta un'app
Presentato il servizio di bike sharing senza obbligo di postazione fissa: possibilità di abbonamenti. Gestione e manutenzione all'associazione Ruotando
LECCE - Dopo alcuni giorni di sperimentazione in sordina con circa 500 "viaggi", è stato presentato il nuovo servizio di bike sharing in modalità free floating nella città di Lecce: la differenza fondamentale rispetto alla tipologia tradizionale è che le bici non devono essere prese e lasciate in punti prestabiliti.
L'amministrazione Salvemini ha stretto un accordo con oBike, azienda già presente in Italia e attiva a Roma, Torino, su tutta la Riviera romagnola da Ravenna a Cattolica. A settembre verranno tirate le somme della stagione estiva e si deciderà come procedere. La sinergia coinvolge anche l'associazione Ruotando della Ciclofficina della Manifatture Knos che si occuperà della gestione pratica e della manutenzione.
E proprio negli spazi aperti del grande contenitore culturale nel rione Salesiani si è svolta la conferenza stampa alla quale hanno partecipato Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, Andrea Alba, presidente di Ruotando e Andrea Crociani, general manager di Obike Italia e Giovanni Puce, dirigente del settore Mobilità. Si parte con uno stock di 500 bici per arrivare a un massimo di mille e 500.
Per utilizzare il servizio basta scaricare la relativa applicazione e avere un conto PayPal oppure una carta di credito. Non è prevista una cauzione, ma solo una tariffa di 50 centesimi per mezz'ora con possibilità di abbonamento giornaliero, per tre, quindici, trenta e novanta giorni. Utilizzando il proprio smartphone si localizzerà la bici più vicina, si sbloccherà il lucchetto tramite un Qr Code e si potrà partire per poi lasciare la bici una volta giunti a destinazione.
Qui per scarica l'app su Google Play e App Store
Non ci sono, come detto, stalli fissi, ma l'importante è non creare intralcio ai pedoni e alla circolazione. Per arginare il rischio di un uso improprio, oBike ha introdotto un sistema di premi e penalizzazioni. Alla registrazione l’utente riceverà 100 punti che andranno ad aumentare in caso di corretto uso e a diminuire nel caso contrario. Più basso sarà il punteggio, più alto sarà il costo del servizio.
Le bici non sono da cicloturismo, cioè adatte a coprire grandi distanze, ma sono quelle che vengono definite dell'ultimo miglio nei paesi dove il servizio è attivo da tempo. Insomma, sono utili per spostamenti in ambito urbano. Ciascun mezzo è georeferenziato e dunque qualsiasi furto ha ottime probabilità di essere scoperto. Crociani, sul punto ha peraltro chiarito che non ci sono differenze sostanziali tra Nord e Sud dell'Italia per quanto riguarda furti e atti di vandalismo.
Il dirigente Puce ha aggiunto qualche altra notizia in tema di mobilità: saranno recuperate sei delle undici stazioni del bike sharing tradizionale che, dunque, si affiancherà al nuovo servizio e con un milione e mezzo di euro sarà implementata e migliorata la rete ciclabile cittadina. Per quanto riguarda il progetto di velostazione, invece, si attende la graduatoria: prevede un deposito di 120 biciclette più un’officina per riparazioni presso lo scalo ferroviario leccese.
Il video: il sindaco spiega le novità
Le dichiarazioni
Il sindaco Salvemini è fiducioso che con questa modalità di ultima generazione, finalmente si possa intraprendere un passo deciso verso la mobilità sostenibile: “Lecce è al fianco di altre città dal Piemonte alla Romagna e alla Capitale nell'adottare questa modalità di bike sharing che crediamo sarà apprezzata per la semplicità di utilizzo e perché ha meno vincoli rispetto al bike sharing tradizionale. Lecce è una città amica dei ciclisti per molte ragioni: per il clima, perché è una città pianeggiante, per le brevi distanze che la caratterizzano. È una potenzialità da valorizzare. L'importante è che le bici siano rispettate dai leccesi e vengano utilizzate con cura, come se fossero proprie e parcheggiate in maniera corretta. Sulla mobilità urbana noi abbiamo il compito di arare il terreno, di sensibilizzare, di offrire delle opportunità, consapevoli che i processi di cambiamento richiedono tempi medio lunghi. Abbiamo cominciato da tempo, oggi segniamo un'altra tappa con oBike e, anch'io da oggi utilizzerò il servizio”.
“La differenza tra obike e il resto del mercato - ha dichiarato Andrea Crociani, general manager oBike Italia - sta proprio nell'importanza che diamo alle località. Per noi è indispensabile collaborare con chi conosce la propria città e sa come è meglio gestire il servizio. Per questo, dividiamo i nostri guadagni con aziende del territorio a cui affidiamo la gestione della manutenzione e il riposizionamento. Siamo molto contenti di poter sperimentare questo servizio a Lecce. Abbiamo già fatto un piccolo test pre weekend con 50 bici e sappiamo che sono stati effettuati 500 viaggi. Un buon inizio direi”.
"Oggi è una giornata importante - ha commentato il presidente dell'associazione Ruotando della Cliclofficina popolare Knos Andrea Alba - perché si ribadisce la nuova visione che l'amministrazione comunale sta portando avanti, una visione in cui la mobilità sostenibile ha un valore. Come Ciclofficina abbiamo spostato subito questo progetto siamo a disposizione per efficientare il servizio. Abbiamo da poco ultimato qui alle Manifatture Knos un parcheggio di biciclette di interscambio che darà un valore aggiunto in questa direzione”.