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Offese alle vigilesse dopo la multa. L’automobilista pentito chiede scusa

Un turista barese ha invitato una formale richiesta di scuse e la proposta di un rimborso di 200 euro a testa per chiudere la vicenda. Nell’agosto del 2016 aveva aggredito verbalmente due agenti della polizia locale che lo avevano multato

GALLIPOLI –  Nel pieno della stagione estiva di tre anni addietro aveva reagito in modo non certo ortodosso nei confronti di due vigilesse che gli avevano elevato una multa per un’infrazione al codice della strada. Erano infatti volate parole grosse e invettive, quel 16 agosto del 2016, nei confronti degli agenti durante un controllo sulle strade di Gallipoli oltre alla contestazione della violazione. Una situazione riportata per filo e per segno nella relazione di servizio delle due vigilesse che prefigurava il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e che in quanto tale era stato comunicato all’autorità giudiziaria. Ora, a distanza di quasi tre anni da quell’episodio nella torrida estate gallipolina, l’automobilista furioso ha deciso, tramite il proprio legale, l'avvocato Salvatore Monti, di far giungere, via pec, alle due vigilesse e al Comune di Gallipoli una nota di scuse con a corredo una richiesta formale di accettazione delle stesse e la proposta di un indennizzo a titolo di ristoro simbolico ed integrale per i danni personali e d’immagine subiti. Il tutto facendo leva anche sulle diposizioni dell’articolo 341 del codice penale che consente di chiudere la questione con una causa speciale di estinzione del reato nel caso in cui, prima del giudizio, si pongano le scuse formali e si ripari integralmente il danno mediante un congruo risarcimento. Oltre alle scuse il turista, originario della provincia di Bari, ha proposto un risarcimento di 200 euro ciascuno per le due operatrici della polizia locale. Proposta che il Comune ha poi inteso accettare.                     

I fatti nell’agosto di tre anni fa

I fatti risalgono alla serata del 16 agosto di tre anni addietro, un martedì sera della lunga e calda settimana di Ferragosto, quando nell’ambito dei controlli per la sosta selvaggia, le due vigilesse del comando della polizia locale di Gallipoli, hanno elevato la contravvenzione all’auto di un turista della provincia barese. Una volta scorta l’odiosa multa sul parabrezza, l’automobilista non l’ha presa bene, ed ha reagito in maniera scomposta contro gli agenti, proferendo nei loro riguardi parole offensive ed oltraggiose. Lo stesso riteneva la sanzione ingiusta, ma aveva scelto la maniera meno opportuna per far valere, eventualmente, le sue ragioni. Una volta rientrate al comando le due vigilesse hanno provveduto a redigere la relazione di servizio, descrivendo i fatti accaduti, che andava ad integrare la conseguente notizia di reato inoltrata alla autorità giudiziaria per i successivi provvedimenti.             

Una pec per chiedere scusa

Il  18 febbraio scorso , a mezzo pec,  è arrivata  presso il Comune, a firma dell'avvocato Salvatore Monti, una proposta di accettazione di scuse formali tanto agli agenti coinvolti quanto al sindaco di Gallipoli, da parte dell’automobilista, nonché la proposta di rimborso della somma di 200 euro ciascuno a titolo di ristoro simbolico ed integrale per i danni subiti. L’amministrazione comunale ottenuto il consenso delle vigilesse coinvolte nell’episodio ad accettare le scuse (doverosamente rivolte anche all’ente comunale in quanto il reato prefigurato è considerato plurioffensivo poiché lede il prestigio e l'onore tanto dell'agente accertatore nell'esercizio delle sue funzioni quanto quello dell'ente di appartenenza) e la somma di rimborso, ha deciso di chiudere la questione. E’ stata la giunta comunale, con una recente delibera, a formalizzare il tutto, accentando le scuse e le 200 euro di ristoro per le due vigilesse “offese”.

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