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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Oltre 200mila visitatori in otto mesi: e con gli introiti pronti interventi di recupero

Alla Borsa Italiana del Turismo illustrati i dati relativi al progetto di fruizione dei principali beni del patrimonio ecclesiale. Con parte del ricavato programmate la messa in sicurezza e la manutenzione

LECCE – Sono stati 210mila i visitatori che in otto mesi hanno acquistato un ticket di ingresso per accedere ai beni ecclesiastici inseriti nel progetto “LeccEcclesiae”: si tratta del Duomo e della sua cripta, della basilica di Santa Croce, della chiesa di Santa Chiara, della chiesa di San Matteo, del palazzo dell’antico seminario con il chiostro e la cappella di San Gregorio e del Museo d’Arte Sacra.

Certo non sono mancate isolate critiche per la scelta di istituire l'accesso a pagamento, ma l’iniziativa, promossa dalla cooperativa sociale Artwork, ha sciolto buona parte dei nodi che soffocavano la fruizione del patrimonio artistico e architettonico della curia leccese, primo tra tutti quello della chiusura dei siti che invece poi, grazie al progetto, hanno segnato le migliori performance turistiche proprio negli orari che prima erano preclusi alle visite: il 55 percento degli accessi, infatti, è stato registrato tra le 12 e le 17.

I dati del progetto, che sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa durante la Borsa Italiana del Turismo, in corso a Milano, contribuiscono anche a meglio definire la rappresentazione dei flussi turistici, per calibrare programmazione e strategie. Per esempio, il fatto che il 53 percento circa dei visitatori abbia acquistato i biglietti nei mesi estivi, lascia pensare al lavoro che c’è ancora da fare sulla strada della destagionalizzazione.

Museo d'Arte Sacra: decuplicato numero di visitatori

“LeccEcclesiae” consente delle soluzioni modulari di accesso a seconda dell’itinerario prescelto e prevede agevolazioni di vario tipo in base al profilo del visitatore (sconti per gruppi, famiglie, ingresso gratuito per gli under 11). I dati dicono che poco più della metà dei fruitori ha scelto l’intero percorso (il cui prezzo pieno è 9 euro).

Poco meno di un terzo del totale dei visitatori è arrivato nei siti di “LeccEcclesiae” affidandosi a tour operator e agenzie di viaggi. I turisti stranieri sono risultati essere cittadini dei paesi dell’Unione Europea ma anche australiani, statunitensi, canadesi, argentini, brasiliani, messicani, cinesi, giapponesi, sudafricani, peruviani. Ma ci sono anche gli oltre 11mila residenti nella diocesi che, approfittando della gratuità loro riservata, hanno voluto visitare le varie tappe del progetto. Significativo il dato relativo al Museo d'Arte Sacra che nel 2018 aveva registrato appena 4mila ingressi, mentre negli otto mesi che vanno da maggio del 2019 a fine gennaio ha visto 45mila accessi.

Grazie agli introiti di questi primi otto mesi sono già stati programmati alcuni interventi di recupero: la messa in sicurezza degli ambiti interni ed esterni della Chiesa di Santa Maria della Grazia; i lavori di manutenzione straordinaria delle coperture e delle linee di gronda della Chiesa del Carmine; il restauro del portone ligneo laterale e manutenzione ordinaria delle finiture interne della Chiesa di Santa Chiara e un contributo per le opere di manutenzione straordinaria con rifacimento dell’impianto di illuminazione della Basilica di Santa Croce, avviato quest’ultimo proprio nelle scorse ore.

Le dichiarazioni

Monsignor Antonio Montinaro, vicario per l'Economia e l'Amministrazione dell'Arcidiocesi di Lecce, ha spiegato il funzionamento del meccanismo di tutela del patrimonio: “La programmazione degli interventi, a seconda delle urgenze e delle necessità, è affidata agli uffici tecnici della Curia che monitorano i beni e ne conoscono la condizione. Questi risultati iniziali, insieme alla logica e allo stile di grande trasparenza che muove e anima continuamente i promotori del progetto, sono garanzia e auspicio per ulteriori futuri traguardi".

L’attivazione del progetto ha significato anche un’opportunità di impiego, come ha commentato il presidente della cooperativa ArtWork: “Voglio ringraziare tutti i giovani, più di trenta che, ogni giorno e con grande impegno, forniscono un servizio di accoglienza qualificato ai turisti. Sappiamo che per ottenere un passaparola positivo o perché gli stessi decidano di ritornare, è necessario accompagnarli in un'esperienza che sia soddisfacente. E il nostro lavoro va proprio in questa direzione: rendere la vacanza di chi viene a visitare Lecce indimenticabile, fare in modo che i turisti siano colpiti certamente dalla bellezza dei luoghi, ma anche dal decoro, dalla professionalità e dalla gentilezza di chi li accoglie e li guida. Ci auguriamo che i dati che raccogliamo ed elaboriamo quotidianamente possano essere utili a tutti coloro che si occupano d programmazione turistica”.

Con un videomessaggio ha contribuito alla conferenza anche l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia: "La Chiesa di Lecce grazie ai servizi offerti da LecceEcclesiae, assolve contemporaneamente a più impegni che vanno a vantaggio della collettività. Prima di tutto contribuisce alla conservazione ancora per secoli e per generazioni della memoria storico-artistica del barocco che impreziosisce le numerose chiese del centro storico. Non solo, la garanzia del decoro e della custodia continuativa - che già da soli assicurano il rispetto per l'antica bellezza - ma soprattutto la certezza di poter utilizzare una parte cospicua dei proventi che la cooperativa Art Work stanzia ad hoc per la manutenzione dei nostri monumenti barocchi. È questo il compito principale che come vescovo di questa città sento di avere: restituire al futuro, nel più decoroso dei modi, la ricchezza che è stata posta nella mia responsabilità di pastore. E l'arte è davvero la più grande ricchezza per Lecce”.

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