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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Porto Cesareo

Politici e imprenditori chiamano la Regione: “Mareggiata, subito stato di calamità”

Il presidente della Provincia, Minerva, ha chiesto una prima stima dei danni ai sindaci e allertato Emiliano. Appelli di Trevisi e Pagliaro. Balneari chiedono proroga concessioni. A Nardò nuovo progetto del lungomare

LECCE - E’ già tempo della conta dei danni dopo l’ondata di maltempo delle ultime 48 ore che ha fustigato gran parte delle località rivierasche del Salento nelle quali sono già partite le ricognizioni e le attività di ripristino e in molte zone sono ancora in corso le attività di intervento per fronteggiare gli allagamenti e le ferite indette all’arredo urbano, alle abitazioni e alle strutture turistiche e al lungomare. Da Leuca, a Ugento, Gallipoli, le marine di Nardò e Porto Cesareo i centri più colpiti dalla furia delle mareggiate della notte appena trascorsa è già tempo di rialzare la china e fronteggiare l’emergenza. Sul piano politico e amministrativo il presidente della Provincia e sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, ha subito inviato una nota all’indirizzo dei colleghi sindaco dei comuni salentini per avere una prima stima dei danni subiti. Un’interlocuzione con i Comuni di cui è stata informata la Regione, con un’apposita lettera inviata al presidente Michele Emiliano e, per conoscenza, al capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e che preannuncia la prossima, e dettagliata richiesta, del riconoscimento dello stato di calamità naturale.

“A seguito degli eventi metereologici che si sono abbattuti nelle scorse ore sul territorio provinciale, vi chiedo una prima ricognizione dei danni subiti nel territorio dei vostri Comuni” scrive Minerva nella richiesta, trasmessa via pec, ai primi cittadini dei comuni. E dagli uffici della presidenza della Provincia si ribadisce all’indirizzo della Regione che “è prioritario agire con tempestività per affrontare nel migliore dei modi le emergenze ambientali che i territori stanno vivendo in queste ultime ore”. L’Ente di Palazzo dei Celestini ha deciso di intraprendere un’azione in qualità di ente territoriale con competenze di area vasta, scrivendo ai 96 comuni del territorio e predisponendo tutta la documentazione necessaria per l’eventuale richiesta di attivazione dello stato di calamità.

Trevisi: “La Regione dichiari lo stato di emergenza”

Il consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi, ha presentato nelle scorse ore un’interrogazione indirizzata al presidente e assessore all’Agricoltura, Michele Emiliano e all’assessore alla Protezione civile, Nunziante, per chiedere di attivarsi immediatamente per far fronte ai danni provocati alle imprese agricole e alle attività commerciali e produttive che si trovano nelle zone colpite dal maltempo e per ripristinare le strutture e le infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate.

“È necessaria una ricognizione urgente dei danni per verificare se sussistano le condizioni per la dichiarazione dello stato di emergenza regionale e, per quanto riguarda il settore agricolo, per la richiesta di calamità naturale dopo il nubifragio che si è abbattuto ieri sul Salento” scrive Trevisi, “tante sono le segnalazioni di danni, soprattutto nelle aree costiere, come Santa Maria di Leuca, dove le forti raffiche di vento che hanno superato i 100 km/h hanno letteralmente distrutto il lungomare, le strade litoranee, le imbarcazioni, le strutture private e numerose attività commerciali, molte delle quali operanti nel settore turistico”.

Il consigliere pentastellato rileva anche come il maltemp ha sradicato alberi, distrutto serre e coltivazioni, danneggiando le produzioni. “Con particolare riferimento al settore agricolo, già provato da precedenti nubifragi e dalla batteriosi da xylella fastidiosa” spiega, “ho chiesto alla Regione di attivare tutte le procedure volte ad assicurare il massimo supporto agli agricoltori per fronteggiare gli ingenti danni e riprendere l’attività produttiva. La Regione deve fare la sua parte, attivando i sopralluoghi nei territori interessati tramite gli uffici provinciali, per rilevare l’entità, il tipo e la natura del danno, al fine di accertare la sussistenza delle condizioni per richiedere lo stato di calamità naturale. Il maltempo di ieri impone un cambiamento di rotta nel contrasto ai cambiamenti climatici. Per questo torno a chiedere l’esame in consiglio della mia proposta di legge che prevede l’approvazione da parte della Regione di un Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici” conclude Trevisi “per individuare a livello regionale strategie per rendere il nostro territorio più resiliente rispetto agli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e per intervenire in modo più efficace sulle politiche che hanno il maggiore impatto sul clima, ad esempio nei settori della qualità dell’aria, della gestione dei rifiuti, dei trasporti, dell’energia e dell’efficienza energetica, della pianificazione del territori”.

Pagliaro: “Unità d’intenti per fronteggiare i danni”

“Le immagini sono raccapriccianti, quello che è accaduto è un disastro, In questi particolari casi bisogna stare uniti per dare una mano” il commento di Paolo Pagliaro in quota alla Lega della provincia di Lecce. “I danni che il maltempo ha provocato nelle marine salentine, e non solo, sono ingenti. È giusto che i Comuni deliberino immediatamente lo stato di calamità, così come deve fare subito la Provincia di Lecce per tutto il territorio” dice Pagliaro, “esprimo solidarietà e vicinanza a tutti gli amici e gli imprenditori di Porto Cesareo, Gallipoli, Nardò, Ugento e Leuca e porgo un mio personale ringraziamento alla Protezione civile, alle polizie locali, ai vigili del fuoco ed a tutti i volontari che in modo coraggioso hanno fronteggiato l’emergenza e stanno lavorando da ore per cercare di riportare alla normalità una situazione che nessuno mai avrebbe potuto immaginare così grave. Auspico che la Regione faccia le dovute valutazioni in modo celere per riconoscere lo stato di calamità naturale”.

Della Valle: “Proroga per le concessioni”

Solidarietà e vicinanza a tutti gli Imprenditori balneari colpiti al “cuore” esprime invece il presidente di Federbalneari Salento, Mauro della Valle che lancia il suo appello “all’umanità” istituzionale.

“Tutti i sindaci dei comuni costieri concedano subito la proroga delle concessioni demaniali marittime al 2033 per permettere agli imprenditori di ricostruire le strutture danneggiate dalle forti mareggiate” dice Della Valle, “i primi cittadini diamo prova di essere affianco alla categoria dei balneari pugliesi e a tutto l’indotto turistico. Senza proroga al 2033 non vi sarà l’aiuto delle banche e sono in pericolo migliaia di posti di lavoro, in quanto le strutture così danneggiate non riusciranno ad aprire per la prossima stagione balneare”.

Nardò, Mellone presenta progetto per il lungomare

Operai e tecnici della Services facility logistics, l’impresa che ha in affidamento il servizio di manutenzione degli immobili comunali, di strade e marciapiedi, il personale della protezione civile e della polizia locale, al lavoro sin dalle prime luci dell’alba per mettere in sicurezza il lungomare di Santa Maria al bagno e Santa Caterina e per ripristinare le condizioni minime di sicurezza. La violenta mareggiata della scorsa notte ha devastato in più punti la linea di costa tra Quattro Colonne e Santa Caterina, sventrando la stessa sede stradale. La forza delle onde, che hanno superato la scogliera e lambito le abitazioni a ridosso della carreggiata, ha causato l’abbattimento di interi tratti del muretto di limitazione e del marciapiede di via Emanuele Filiberto e ha divelto una manciata di panchine in pietra, segnali stradali e cestini dei rifiuti.

A seguire da vicino le operazioni e a fare una prima, generica, stima dei danni questa mattina anche il sindaco Pippi Mellone e il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Oronzo Capoti. “È stata una mareggiata di una violenza mai vista” dice il primo cittadino, “che ha spazzato via ogni cosa, per fortuna senza conseguenze per le persone. Il fatto che sia successo di notte credo abbia evitato guai ben peggiori. Adesso metteremo in sicurezza e poi cercheremo di avviare al più presto i lavori già previsti di riqualificazione del lungomare. Proprio stamattina l’ingegnere Chirilli e il suo staff hanno consegnato il progetto esecutivo da quasi 3 milioni di euro ed entro una ottantina di giorni contiamo di aprire il cantiere. Dalle macerie di questa burrasca il nostro lungomare rinascerà più bello che mai”.

Caroppo: "Fondi anche per Puglia e in Basilicata"

"Il Governo italiano si attivi immediatamente per ottenere tutte le risorse possibili per rimediare ai danni cagionati dalla straordinaria ondata di maltempo anche in Puglia e Basilicata, in particolare sulle fasce costiere". Così in una nota l’eurodeputato leghista Andrea Caroppo, della circoscrizione Sud. "La catastrofe abbattutasi in questi giorni sull’Italia ha causato in numerosi comuni della Puglia e della Basilicata danni pari a quelli causati in altre zone d’Italia come, ad esempio, il Veneto".

"Il Governo italiano può e deve accedere al Fondo di solidarietà Ue, nel quale sono accantonate risorse di tutti gli italiani proprio per aiutare gli Stati membri ad affrontare i danni causati dalle catastrofi naturali. Se il Governo saprà muoversi in questa direzione nell’interesse di tutti gli italiani, non mancherà il controllo dei parlamentari europei perché l’Europa corrisponda a una sacrosanta richiesta d’aiuto. Ciò non toglie - conclude Caroppo - che il Governo italiano deve immediatamente fare intanto la sua parte, anche per la Puglia e la Basilicata".

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