Puglia, appena due i tamponi positivi al Covid-19. Guariti a passo di record
Due i dati particolarmente confortanti contenuti nel bollettino regionale: nuovi casi al minimo e per il secondo giorno di fila oltre 100 le persone dichiarate guarite dall'infezione
LECCE – Su 2.203 tamponi analizzati appena due hanno dato esito positivo. Si tratta del miglior dato registrato fino a questo momento relativamente ai nuovi casi di Covid-19 in Puglia: uno è riferito alla provincia di Brindisi, l’altro a quella della Bat.
Molto incoraggiante anche l’incremento dei guariti, pari a 138 unità, per un totale di 2.436 dall’inizio dell’infezione. Tre, invece, i decessi registrati, di cui uno in provincia di Lecce: le vittime con diagnosi di infezione da nuovo coronavirus sono, a oggi, 494, con un indice di letalità dell'11,1 percento.
Le persone attualmente positive in Puglia sono 1.539, praticamente un terzo dei casi accertati da febbraio in poi (4.469). I tamponi fatti sono 106.873, includendo anche tutti quelli seguiti al primo positivo per verificare l'andamento dell'infezione, fino ad avvenuta guarigione. Le persone sottoposte a test sono state 73.226, pari all'1,8 percento della popolazione residente. In terapia intensiva ci sono 17 pazienti, 172 sono quelli negli altri reparti Covid delle struttue sanitarie, mentre in isolamento domiciliare, con sintomatologia scarsa o senza alcuna manifestazione dell'infezione, ci sono 1.539 pugliesi.
Consulta il bollettino regionale del 26 maggio
Un'altra buona notizia arriva dal fronte delle terapie, come ha scritto il presidente della Regione, Michele Emiliano: "Vi informo che stiamo avendo risultati incoraggianti anche dalla sperimentazione dell'ossigeno-ozonoterapia per la cura del Covid-19. Su 7 pazienti in rianimazione trattati con questo metodo, 4 sono migliorati e sono stati trasferiti nei reparti di Malattie Infettive e di Pneumologia. I pazienti hanno mostrato un miglioramento dei livelli di ossigenazione ed un più lento e parziale miglioramento degli indici di laboratorio sullo stato infiammatorio dell’organismo. Durante tutta la durata della procedura, è stato mantenuto costantemente un contatto verbale con i pazienti per verificare l’eventuale comparsa di effetti collaterali che non si sono verificati. Ringrazio l'équipe medica dell’Ospedale Riuniti di Foggia e tutti gli operatori sanitari per aver avviato questa importante sperimentazione".