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Qualità ambientale: per Lecce punteggio stazionario, resta la migliore in Puglia

Rapporto "Ecosistema urbano": bene per piste ciclabili e isole pedonali, migliora l'uso del suolo. Sopra la media raccolta differenziata, dati negativi per rete idrica, trasporto pubblico e incidentalità stradale

LECCE - Sulla base dell'analisi dei 18 parametri relativi a cinque macro aree, Lecce si conferma la città più sostenibile della Puglia dal punto di vista ambientale anche se, nell'ambito del panorama nazionale, il capoluogo salentino resta ancora nella seconda parte della graduatoria.

I dati del 26esimo rapporto "Ecosistema Urbano" (Legambiente a Ambiente Italia per Il Sole 24 ore), si riferiscono al 2018, attestano un leggero calo in termini di posizioni - dalla 63 alla 66 su 104 capoluoghi di provincia - ma con la conferma del punteggio (50 su 100) della rilevazione precedente. L'indice di ciascuna città andrà a finire nel paniere che sarà utilizzato per la madre di tutte le indagini, quella sulla qualità della vita, di cui quest'anno si avrà la 30esima edizione.

I parametri presi in esame

Nella macro area Ambiente Lecce si posiziona al 48esimo posto per "Solare termico e fotovoltaico", al 93esimo per il “verde urbano”, al 32esimo per “Alberi” e “Isole pedonali”, al 69esimo per uso efficiente del suolo (unica realtà pugliese in miglioramento). Nel segmento Aria è 31esima per presenza di ozono, 37esima per Pm10, 32esima per biossido di azoto. Nella macro area Acqua, è 75esima per “capacità di depurazione”, 71esima per “dispersione della rete idrica”, 72esima per “consumi idrici domestici”. Nei mesi scorsi sono stati numerosi i cantieri di Aqp per l'efficientamento della rete idrica e questo lascia sperare che il prossimo anno potranno essere registrati tangibili passi avanti.

Per quanto riguarda il comparto Mobilità Lecce si colloca al 21esimo posto per “piste ciclabili”, all’88esimo per “incidenti stradali”, all’83esimo per “tasso di motorizzazione”, al 75esimo per “offerta del trasporto pubblico”, all’88esimo per “passeggeri del trasporto pubblico”. Nel segmento Rifiuti due i parametri utilizzati: quello della raccolta differenziata, che vale il 44esimo posto, e quello per la produzione di rifiuti urbani, che colloca Lecce 49esimo tra i capoluoghi italiani.

La classifica nazionale e regionale

In testa alla classifica generale si colloca Trento, davanti a Mantova, Bolzano, Pordenone, Parma, Pesaro. Per quanto riguarda le altre pugliesi Brindisi perde otto posizioni (da 70 a 78); Taranto guadagna due posizioni (da 82 a 80); Foggia ne perde 14 (da 72 a 86); Bari passa dall'80esimo posto all'87esimo. Tra le 31 buone pratiche premiate, due sono pugliesi: quella di Bari con "Muvt", la neonata app per la mobilità del Comune di Bari per pagare con lo smartphone l’autobus, le strisce blu e i sistemi di sharing e il progetto di riqualificazione del lungomare Regina Margherita di Brindisi.

“Rispetto all’anno precedente – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – le performance ambientali delle città capoluogo pugliesi restano stabili. Va sottolineata tuttavia una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni comunali nel fornire dati più completi, un segno che valutiamo positivamente perché può costituire la premessa per un effettivo miglioramento dell’ecosistema urbano. È nelle città che si gioca la sfida cruciale dei cambiamenti climatici, dove si produce oltre la metà delle emissioni di gas serra. Occorre sollecitare le città a correggere in chiave ecologica l’edilizia e i rifiuti, i trasporti e l’industria, creando occupazione, green ed economia circolare, stimolando la domanda di prodotti eco-compatibili, di consumi sostenibili, lo sviluppo di filiere agroalimentari di qualità e a basso impatto ambientale”.

Clicca qui per scaricare integralmente il rapporto-ecosistema-urbano-2019

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