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Rientrano i licenziamenti dei vigilanti GGS: soluzione tampone per 3 mesi

Bloccate le procedure; fino alla fine di novembre i lavoratori usufruiranno di una proroga del contratto di solidarietà. Questo il risultato ottenuto dai sindacati in prefettura

LECCE - Una boccata d’ossigeno per tirare avanti fino alla fine di novembre. Sperando che nel frattempo l’istituto di vigilanza GGS srl, con sede a Veglie, non riapra le procedure di licenziamento collettivo che i sindacati sono riusciti a bloccare per 3 mesi.

La società, lo ricordiamo, aveva già inviato le prime 27 lettere di licenziamento che sarebbero dovute divenire operative già dal 1° settembre. Ma il taglio della forza lavoro, nelle intenzioni manifestate già a giugno, riguardava ben 40 unità (38 vigilanti e 2 impiegati) su un totale di 165 persone.

La sospensione dei licenziamenti per 3 mesi è il primo importante risultato strappato dalle parti sociali durante un vertice in prefettura. Oltre ai referenti di Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Fisascat Cisl, Ugl Terziario e Usb, erano presenti sia i rappresentanti dell’istituto, sia due esponenti del Movimento 5 stelle, il consigliere regionale Antonio Trevisi ed il deputato Leonardo Donno, che rivestono un ruolo chiave nel groviglio burocratico degli ammortizzatori sociali.

Le organizzazioni sindacali hanno ottenuto il rinnovo del contratto di solidarietà per altri 90 giorni: un esito non scontato, considerato che sulla possibilità di prolungare questo tipo di ammortizzatore sociale l’ultima parola spetta al ministero del Lavoro.

Le garanzie sul contratto si solidarietà, di cui i vigilanti avevano già usufruito per 3 anni quando erano al soldo della cooperativa GGS, futura srl, le ha poste il prefetto Claudio Palomba.

La soluzione è però temporanea e suscettibile di variazioni. Entro un mese, infatti, dovranno essere portate a conclusione quelle verifiche tecniche, insieme agli esperti del dicastero, finalizzate ad ottenere un’ulteriore proroga del contratto di solidarietà.

L’obiettivo dei sindacati è chiaramente quello di prendere tempo per non ritrovarsi, a dicembre, punto e a capo con la vertenza: ossia con una procedura di licenziamento collettivo suscettibile di riaprirsi, in assenza di alternative.

Per ora i sindacati parlano di un risultato “importante” ottenuto grazie all’intervento del rappresentante territoriale del ministero dell’Interno. E fanno affidamento sugli impegni assunti dai pentastellati per sciogliere il nodo burocratico degli ammortizzatori sociali.

Le dichiarazioni degli esponenti M5S

“L'accordo raggiunto ieri sera prevede un contratto si solidarietà per 13 settimane a partire dal 3 settembre. In questo arco di tempo - hanno spiegato i due esponenti pentastellati a margine dell'incontro - potremmo ottenere alcune informazioni essenziali dal ministero del Lavoro per capire come poter scongiurare un futuro licenziamento di persone con un’elevata specializzazione nel settore sicurezza, ma che rischiano di non trovare un facile ricollocamento nonostante  il loro ruolo fondamentale.”

“Durante la riunione - hanno proseguito - abbiamo chiesto al prefetto di convocare il direttore  della Asl di Lecce, Ottavio Narracci. La GGS ha già l’appalto del servizio di guardiania dell'azienda sanitaria leccese che sicuramente avrà bisogno di essere potenziato con la prossima apertura del nuovo plesso dell’ospedale "Vito Fazzi".

“Ci auguriamo - hanno concluso Donno e Trevisi - che tale vertenza si chiuda nel miglior modo possibile salvando il posto di lavoro ai dipendenti che hanno già fatto numerosi sacrifici per tutelare l’azienda e, nonostante ciò, oggi rischiano di non poter garantire una vita dignitosa ai propri figli”.

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