“Tutti in piazza per gli ulivi”: in centinaia contro le eradicazioni degli alberi
Diversi comitati, tra i quali Il Popolo degli ulivi e i No Tap hanno organizzato un sit-in informativo, in Piazza Sant’Oronzo, per ribadire la propria posizione
LECCE – “I cittadini stiano ben attenti: l’intenzione è quella di fare fuori gli olivi autoctoni del territorio salentino, per andare a reimpiantare due varietà che, come si legge in un paragrafo della determina regionale dell’aprile del 2018, non andrebbero comunque a garantire tenuta nel tempo, né produttività”. È una delle numerose raccomandazioni che il Popolo degli ulivi ha lanciato alla comunità dal primo pomeriggio di oggi. Un sit-in informativo è stato infatti organizzato in città, nel cuore storico, dal titolo “Tutti in piazza per gli ulivi”.
Il video: Gli interventi di due portavoce dei comitati presenti
La manifestazione, che si è svolta dalle 15 fino alle 19, ha visto la partecipazione di oltre 400 cittadini. Al fianco de “Il popolo degli ulivi”, anche il comitato “No Tap” del Tacco e quello di Brindisi, diverse associazioni ambientaliste del territorio e i Verdi di Taranto. A prendere la parola, oltre al portavoce del gruppo, Crocifisso Aloisi, anche docenti universitari, tra i quali Nicola Grasso e Michele Carducci (assente, ma sostenitore dell'iniziativa), Ivano Gioffreda, promotore di una delle cure naturali, sperimentate positivamente su alcuni alberi colpiti dal complesso del disseccamento rapido.
Il Popolo degli ulivi, appena alcuni giorni addietro, ha divulgato un elenco di “contromisure” rispetto a quelle governative, con il quale si avanzano 13 proposte concrete. Tra i vari punti programmatici, una sorta di censimento di tutti i tagli effettuati fino ad ora, perché in futuro, non ci si debba poi ritrovare davanti a speculazioni edilizie. E non solo. Nel vademecum ideale divulgato dal Popolo degli ulivi, anche il divieto di utilizzo di fitofarmaci in agricoltura, la fine della quarantena e della cosiddetta black list nella quale sono presenti circa 500 piante.