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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro / Piazza Sant'Oronzo

“Tutti in piazza per gli ulivi”: in centinaia contro le eradicazioni degli alberi

Diversi comitati, tra i quali Il Popolo degli ulivi e i No Tap hanno organizzato un sit-in informativo, in Piazza Sant’Oronzo, per ribadire la propria posizione

LECCE – “I cittadini stiano ben attenti: l’intenzione è quella di  fare fuori gli olivi autoctoni del territorio salentino, per andare a reimpiantare due varietà che, come si legge in un paragrafo della determina regionale dell’aprile del 2018, non andrebbero comunque a garantire tenuta nel tempo, né produttività”. È una delle numerose raccomandazioni che il Popolo degli ulivi ha lanciato alla comunità dal primo pomeriggio di oggi. Un sit-in informativo è stato infatti organizzato in città, nel cuore storico, dal titolo “Tutti in piazza per gli ulivi”.

Il video: Gli interventi di due portavoce dei comitati presenti

La manifestazione, che si è svolta dalle 15 fino alle 19, ha visto la partecipazione di oltre 400 cittadini. Al fianco de “Il popolo degli ulivi”, anche il comitato “No Tap” del Tacco e quello di Brindisi, diverse associazioni ambientaliste del territorio e i Verdi di Taranto.  A prendere la parola, oltre al portavoce del gruppo, Crocifisso Aloisi, anche docenti universitari, tra i quali Nicola Grasso e Michele Carducci (assente, ma sostenitore dell'iniziativa), Ivano Gioffreda, promotore di una delle cure naturali, sperimentate positivamente su alcuni alberi colpiti dal complesso del disseccamento rapido.

Docenti, agricoltori e volontari al fianco del comitato

Il Popolo degli ulivi, appena alcuni giorni addietro, ha divulgato un elenco di “contromisure” rispetto a quelle governative, con il quale si avanzano 13 proposte concrete. Tra i vari punti programmatici, una sorta di censimento di tutti i tagli effettuati fino ad ora, perché in futuro, non ci si debba poi ritrovare davanti a speculazioni edilizie. E non solo. Nel vademecum ideale divulgato dal Popolo degli ulivi, anche il divieto di utilizzo di fitofarmaci in agricoltura, la fine della quarantena e della cosiddetta black list nella quale sono presenti circa 500 piante.

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