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Dramma Covid: casa di riposo senza operatori: “Cerchiamo volontari”

Dopo l'appello lanciato dal sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, l'intervento della Asl. Il Comune sta acquistando anche i Dpi. Reclutati gli oss. Fra ospiti e personale infettato o in quarantena, ci sono oltre 80 anziani che necessitano di assistenza urgente

SOLETO - L’emergenza sanitaria e assistenziale è ancora alta. Servono operatori socio sanitari. Servono medici. Servono infermieri. E servono con urgenza. A Soleto, la situazione della casa di riposo “La Fontanella” continua a essere molto delicata. L’ordinanza del sindaco Graziano Vantaggiato firmata ieri sera e indirizzata alla direzione generale dell’Asl di Lecce è servita a sollevare il problema in maniera forte, a livello istituzionale. E’ già nella giornata di oggi si sono avuti i primi segnali di intervento: almeno la terapia farmacologica è stata somministrata e grazie ad un'azienda di catering si è provveduto a portare i pasti per gli anziani che alcuni operatori, con il sindaco Graziano Vantaggiato, hanno provveduto a somministrare. Il personale delle polizia locale, i carabinieri, la protezione civile e gli amministratori comunali, all'esterno, hanno presidiato la struttura per tutta la giornata.

Tuttavia le soluzioni adottate, per ora, restano puramente un tampone. Anche se domani la situazione potrebbe tornare a regime. Secondo i responsabili della struttura il livello assistenziale per la tipologia degli ospiti, molti dei quali non autosufficienti, richiederebbe l’impiego di almeno una decina di infermieri e una quarantina di operatori socio sanitari. Ecco perché il primo cittadino si era appellato al buon cuore di tutti, chiedendo che volontari di ogni parte della provincia di Lecce si facessero avanti per assistere oltre ottanta anziani che hanno perso, all’improvviso, tutta l’assistenza necessaria. Da quando il Covid-19 si è fatto strada all’interno della struttura con nove casi ufficiali accertati, infatti, fra ospiti e operatori contagiati dal virus e altro personale necessariamente posto in quarantena, la situazione è precipitata. Letteralmente.

La direzione della Asl già la notte scorsa aveva garantito la presenza nella struttura di tre medici e ora dopo il reclutamento pomeridiano di nuovo personale da stasera saranno in servizio almeno sette oss, tre medici e due infermieri. Ma già da domani sono giunte rassicurazioni sulla presenza di altri operatori e si lavora anche per ripristinare il servizio mensa. Il problema del reperimento degli oss sembra volgere al meglio, ma l’appello è stato reiterato anche nelle scorse ore alla ricerca di almeno 30 unità lavorative, tra medici e infermieri, da collocare immediatamente all’interno della Rsa.

Come si è arrivati a questo punto

WhatsApp Image 2020-03-26 at 14.13.55-2Piccolo passo indietro per rinfrescare gli aspetti principali della vicenda. Il nuovo ceppo del coronavirus ha già, purtroppo, attecchito su una donna di 95 anni, poi deceduta nei giorni scorsi. Da quel momento, i tamponi hanno dato esito positivo per altri cinque anziani (prontamente spostati in un’ala riservata della struttura) e per quattro operatori. Altri diciassette dipendenti sono risultati negativi, ma si è ancora in attesa dell’esito di ulteriori analisi. Insomma, i casi potrebbero aumentare.

Sta di fatto che, al momento, la situazione è questa: l’Asl ha fornito assistenza con tre medici che hanno pernottato nella struttura. E sino a questa mattina, ad assistere una popolazione di oltre un’ottantina di ospiti (gli affetti da Covid-19 sono ovviamente separati e monitorati a parte), c’erano un unico operatore della struttura stessa e un’infermiera dell’Asl di Lecce. Poi nel pomeriggio almeno il problema del reclutamento degli oss si è risolto a stretto giro.    

A regime vi lavoravano in 73

Per comprendere il dramma, basti pensare che, a pieno regime, ne “La Fontanella” vi lavoravano in settantatré, comprendendo anche cuochi e altro tipo di figure. Per i pasti il problema non si pone perché, spiega il sindaco Vantaggiato, se ne sta occupando una mensa aziendale. Resta il problema dell’assistenza, considerando che si tratta di persone con varie difficoltà, a livello motorio, per esempio, o che necessitano della somministrazione di terapie farmacologiche, semplicemente di una mano in tutte le attività quotidiane, cure continue e attenzioni.   

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“Dateci una mano”, aveva chiesto il sindaco Vantaggiato, sentito telefonicamente da Lecceprima.it. “Anche per un’ora, due ore: la situazione non si sta evolvendo bene. Le protezioni saranno fornite dal Comune: stiamo provvedendo ad acquistarle”. Si tratta di dispositivi di protezione individuale, al momento, per una quarantina di persone. Il caso richiede estrema urgenza. Si cercano ancora almeno una trentina fra medici, infermieri da collocare immediatamente nella residenza. Per adesioni, si può contattare la polizia locale di Soleto, anche al numero di servizio 345/8033814, oppure la signora Serena al 342/9720749.

“L’ennesimo caso scoppiato a Soleto” commenta Giuseppe Vatinno, segretario generale della Uil Fpl Puglia, “dove potrebbe esserci un focolaio di contagi nel centro Rssa La Fontanella ripropone l’urgenza di mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di poter operare nella massima sicurezza, dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge, cosa che purtroppo ancora non corrisponde alla realtà dei fatti in gran parte del territorio regionale”.

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