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Qualità della vita: il Tacco in lenta risalita dal fondo, ma redditi e lavoro restano la zavorra

L'indagine de Il Sole 24 ore per la prima volta prende in esame 90 indicatori. Il Salento è in 82esima posizione, la migliore dal 1994, ma Bari e Bat fanno meglio: i parametri economici sono la vera zavorra

LECCE – La classifica de Il Sole 24 ore sulla qualità della vita delle città metropolitane e delle province italiane conferma il trend in ripresa di quella di Lecce, che si attesta all’82esima posizione su 107. Bisogna risalire al 1994 per trovare un piazzamento migliore in valore assoluto, il 75esimo posto. In Puglia fanno meglio l’area metropolitana di Bari (67)e la Bat (76). Va ricordato che i dati presi in esame, nella maggior parte dei casi, si riferiscono a quanto raccolto nell'anno precedente da enti, istituti e agenzie terze.

Rispetto al 2018, il balzo del Tacco d'Italia è di dieci posizioni. L’indagine, che è arrivata alla sua 30esima edizione, si è affinata nel corso del tempo e oggi prende in considerazione 90 indicatori suddivisi in sei macro categorie: Ricchezza e consumi (102esimo posto); Ambiente e Servizi (68); Giustizia e Sicurezza (79); Affari e Lavoro (73); Demografia e Società (63); Cultura e Tempo Libero (71).

Come si evince, dunque, sono i parametri economici e finanziari a tirare verso il basso la classifica finale di Lecce e della provincia. Gli indicatori, nel complesso delle due macro categorie interessate, Ricchezza e Consumi e Affari e Lavoro, segnano tendenze opposte: nella primasi passa dalla 93esima posizione alle numero 102, mentre nella seconda si recuperano 32 postazioni, passando dalla 105 alla 73.

Focus per categoria: top e flop

Prendendo in esame gli indicatori migliori e peggiori nei sei ambiti, il quadro è il seguente: per Ricchezza e Consumi si registra il 18esimo posto per finanziamenti attivi ed esposizione media residua (25mila euor), mentre per l'importo medio delle pensioni di vecchiaia (863,7) bisogna arrivare fino alla posizione 104. In Ambiente e Servizi il Salento è al 36esimo posto nell'Indice del clima, al 99 per farmaci per asma e broncopneumopatia cronico ostruttiva. Nella macro area Giustizia e Sicurezza spicca il sesto posto per Riciclaggio e impiego di denaro ma anche il 96esimo per gli incendi (17 denunce ogni 100mila abitanti). 

Per Affari e Lavoro l'indicatore migliore è quello della quota immigrati regolari residenti sul resto della popolazione, quello peggiore è relativo alla quota di export sul pil, che vale il 93esimo posto (ma si registra anche il 91esimo posto per tasso di disoccupazione e l'86esimo per disoccupazione giovanile). In Demografia e Società decimo posto per tasso di decessi per infarto miocardico acuto (1,7 decessi ogni mille abitanti in 5 anni) e 96esimo per numero medio di anni di studio della popolazione over 25 (pari a nove anni e mezzo). Nell'area Cultura e tempo libero, migliore performance in densità di posti letto nelle strutture ricettive (31,8 per chilometro quadrato), che vale la 14esima piazza, e 89esimo posto per offerta di concerti (va meglio per densità dell'offeta culturale e per numero di librerie).

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