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Il sindaco fa visita al giovane custode aggredito: “A Trepuzzi non c’è posto per i razzisti”

Grave atto di intolleranza e violenza subito da un 22enne della Sierra Leone. Denunciati dai carabinieri due giovani del posto. Lo sdegno delle istituzioni

TREPUZZI – Sarà stato un episodio sporadico nella civilissima Trepuzzi, ma non si può minimizzare. Intanto a seguito di una veloce indagine condotta dai carabinieri della stazione locale e della compagnia di Campi Salentina sono stati rintracciati e denunciati i due responsabili. Con l’accusa di lesioni personali, minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio, sono stati deferiti in queste ore all’autorità giudiziaria due giovani trepuzzini, C.D.B. di 32 anni e D.C. 34 anni, in quanto ritenuti i responsabili dell’aggressione, consumata nella notte tra lunedì e martedì scorsi, ai danni di un giovane rifugiato della Sierra Leone, custode degli impianti sportivi di piazzale Unicef a Trepuzzi.

Prima ancora che fossero identificati gli autori era stata dura la presa di posizione del sindaco Giuseppe Taurino e dell’intera comunità cittadina. "Un fatto grave che non può rimanere impunito e che deve scuotere le coscienze della nostra comunità” ha detto il primo cittadino, “il messaggio delle istituzioni, della scuola, del mondo cattolico, dei cittadini deve andare verso una sola ed unica direzione di condanna. Non possiamo permettere a chi fomenta l’odio razziale di poter macchiare il senso civico della nostra comunità". Condanna forte e decisa legata proprio al fatto di cronaca che si è consumato nella notte tra lunedì e martedì scorsi. Un paio di giovani del posto, verosimilmente ubriachi, in una serata all’insegna dell’eccesiva goliardia, non hanno trovato di meglio da fare che prendere di mira il giovane custode degli impianti sportivi della cittadina aggredendolo, scagliandogli contro una sedia e pronunciando nei suoi confronti chiare offese a sfondo razziale: “Sporco negro, tornate a casa tua”. Il ragazzo è finito in ospedale con ferite guaribili in una ventina di giorni, ma più dei segni finisci e dei lividi, sono l’odio e la violenza gratuita ad averlo intimorito e oltraggiato. Il giovane custode ha ricevuto immediatamente la solidarietà senza confini di tutto il paese, oltre che dalle istituzioni cittadine, e il sindaco Taurino ha già predisposto per oggi una sua visita dopo aver stigmatizzato, con una nota ufficiale e anche sul suo profilo social, il fatto accaduto.         

L’aggressione in casa e le offese

La vittima è un 22enne extracomunitario, rifugiato della Sierra Leone, sorpreso nel sonno in casa, colpito e offeso e che è riuscito a fuggire da una finestra per poi rifugiarsi in un boschetto adiacente all’abitazione prima di denunciare il fatto ai carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dei fatti un numero ancora imprecisato di ragazzi, verosimilmente ubriachi, si sono introdotti nell’abitazione del custode degli impianti sportivi, aggredendo il giovane, anche con una sedia, e proferendo frasi offensive di evidente odio razziale. Sono stati alcuni amici e un vigilante e i militari della stazione di Trepuzzi e della compagnia di Campi Salentina a prestare i primi soccorsi al malcapitato, accompagnato poi in ospedale dove gli sono state riscontrate, un trauma toracico, contusioni e ferite guaribili in 20 giorni. Dal racconto reso ai militari sembrerebbe anche che quello dell’altra sera non sia stato l’unico episodio di intolleranza subito dal giovane della Sierra Leone, aggredito e offeso per le vie del paese anche qualche mese addietro. Le indagini sono comunque già avviate e il custode è difeso dall’avvocato e consigliere comunale Luigi Renna che ha sporto denuncia e condannato, anche in qualità di amministratore, il disdicevole episodio.                    

La “sdegno” delle Istituzioni

In merito ai fatti gravi, che hanno coinvolto il custode degli impianti sportivi originario della Sierra Leone, il Comune di Trepuzzi, il sindaco, l’amministrazione comunale, il presidente del consiglio comunale hanno preso sin da ieri le distanze, condannando fermamente l’episodio violento di matrice razzista che si è verificato la scorsa notte. “Ci auguriamo che i responsabili vengano al più presto individuati e messi davanti alle proprie responsabilità e alla legge” si legge in una nota diffusa dal Comune, “un fatto gravissimo che sconvolge ancora una volta la nostra comunità. La solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione giunga al povero malcapitato. Il sindaco nelle prossime ore farà visita al ragazzo, vittima dell’aggressione violenta e xenofoba”. Anche  il consigliere comunale Luigi Renna in merito ai fatti che hanno coinvolto il giovane extracomunitario della Sierra Leone impiegato come custode presso gli impianti sportivi ha diffuso una sua nota di condanna. “Sono stato nominato legale difensore del ragazzo aggredito” scrive Renna, “da consigliere comunale non posso che condannare con fermezza l'episodio. Un fatto di una gravità inaudita che non trova giustificazioni se non nell'odio razziale. Da legale invece annuncio che chiederò una pena esemplare, perché sia da monito per il futuro". Sempre il consigliere Luigi Renna con l’altra consigliera Oronza Renna ed il coordinamento cittadino di Articolo1-Mdp hanno espresso in una nota congiunta “la profonda indignazione per il raid razzista che si è verificato la scorsa notte a Trepuzzi, nel quale è rimasto vittima un giovane originario della Sierra Leone. Un episodio violento, figlio di una cultura dell’odio e dell’intolleranza razziale, che preoccupa e che non può lasciare indifferenti. Nell’augurarsi che i responsabili di questo deplorevole episodio siano presto individuati, confidano in una risposta ferma e decisa delle istituzioni e dell’intera comunità di Trepuzzi, da sempre aperta all’accoglienza ed all’integrazione multietnica”

Taurino: “Trepuzzi città di accoglienza, no all’odio razziale”

Anche questa mattina il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, è tornato a commentare l’incresciosa vicenda, lanciando messaggi chiari alla comunità e invitando tutti ad allontanare i sentimenti xenofobi e razziali dai meandri del paese. “L’aria che si respira è un’aria pesante. D’intolleranza. Di non accettazione della diversità. Di rifiuto delle persone con un colore della pelle diverso dalla nostra” commenta risoluto Taurino, “quello si è verificato nella mia città, è un episodio grave, e che da sindaco ho il dovere di denunciare, affinché fatti del genere non si ripetano mai più, nella convinzione che la comunità prenderà le distanze da questi violenti, isolando chi usa la forza come strumento per fomentare il razzismo, l’odio e l’intolleranza. Trepuzzi è stato da sempre uno dei comuni che ha promosso l’accoglienza e che per primo ha ospitato un progetto Sprar. Anche per la dinamica, i fatti denunciati, rendono chiara l’idea di come serpeggi all’interno della comunità italiana, questa vena razzista. Chi diffonde paure della diversità e messaggi devianti, per cui chi è diverso da noi viene qui in Italia per rubarci il lavoro, cancellare le nostre tradizioni e toglierci il futuro, non fa che alimentare questi fenomeni”.

Un lungo sfogo quello del primo cittadino che prosegue, postato anche su facebook. “Come sindaco e come amministrazione comunale, denunciamo con forza quanto avvenuto, ne prendiamo le distanze affinché questi atti non si ripetano e non vengano minimizzati” aggiunge, “chiediamo alle forze dell’ordine di accertare i fatti e individuare i responsabili. Mi auguro innanzitutto che la comunità civile reagisca, che ci sia la consapevolezza di come non si possano accettare supinamente e con indifferenza queste intolleranze, che molto spesso accade, ce lo insegna la storia, sfociano in ben altro. Tra qualche giorno ci appresteremo a commemorare anche nella nostra città il Giorno della Memoria” annuncia Taurino, “intitolando una piazzetta ad Anne Frank, una ragazza che con il suo diario è diventata il simbolo e testimone vivente di quella immane tragedia. Ecco questa giornata, in un momento storico così particolare deve essere un monito per le coscienze, perché quanto successo durante il Secondo conflitto mondiale non si ripeta mai più. Il messaggio che deve arrivare” conclude, “dall’istituzione, dalla politica, dalla scuola, dal mondo cattolico, deve essere di netta condanna. Al ragazzo vittima di questa aggressione razzista, giunga la nostra solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.

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