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Diritto di superficie per 30 anni: l'Us Lecce studia il bando e prende tempo

Pubblicato l'avviso incardinato sulla perizia dell'ingegnere Morano, disposta ad aprile dalla gestione commissariale. Per assicurare iscrizione al campionato e nuova agibilità interventi per 6 milioni di euro

LECCE - Se il Via del Mare fosse uno stadio appena inaugurato, il suo costo sarebbe oggi di poco meno di 28 milioni di euro. Il deprezzamento dovuto all'usura e alla scarsa o nulla manutenzione nel corso di cinque decenni - fu costruito nel 1966 e rimodernato nel 1976 e nel 1985 - riducono tuttavia il suo attuale valore di mercato a 15,5 milioni di euro: insomma, se fosse messo in vendita, oggi varrebbe tanto. A dirlo è l'ingegnare Pierluigi Morano, cui è stata affidata la perizia per determinare le condizioni economiche per l'affidamento a terzi dell'impianto e delle aree adibite a parcheggio delle due tribune.

Diritto di superficie: le due opzioni

La relazione del perito, datata 24 maggio e disposta ad aprile da una delibera di uno dei subcommissari insediati a Palazzo Carafa , ha consegnato le seguenti conclusioni: il valore del diritto di superficie per 30 anni è stato determinato in 5,3 milioni di euro; il canone annuo, invece, per lo stesso periodo di tempo è stato fissato in 328mila euro, per un totale di poco meno di 10 milioni. Le cifre - che confermano le anticipazioni rese ieri da questa testata - sono determinate con formule matematiche sulla base della documentazione esistente, dei dati catastali, delle stime di settore, dei prezzari per gli impianti sportivi. 

Ora tocca all'Us Lecce, il principale tra i soggetti potenzialmente interessati, decidere si partecipare o meno alla gara: il presidente Saverio Sticchi Damiani e i soci si confronteranno nel merito del bando e poi prenderanno una decisione. Se la gara andasse deserta, toccherà alla nuova amministrazione comunale decidere se indirne un'altra, a cifre ribassate, o procedere in diversa maniera per sciogliere definitivamente il nodo. 

Il nodo della manutenzione straordinaria

Una questione dirimente è, senza dubbio, il costo della manutenzione straordinaria che, con lo schema del diritto di superficie, sarebbe a carico di chi si aggiudica il bando. Secondo lo schema allegato all'avviso pubblico, contentente la stima dei lavori necessari a firma del dirigente ai Lavori Pubblici, per rimettere in sesto il Via del Mare e riqualificarlo decentemente ci vogliono oltre 6 milioni di euro, di cui 800mila per adempiere ai requistiti necessari per l'iscrizione al campionato, circa 4 milioni per adeguamento e ristrutturazione e 1,5 milioni per opere di completamento (recinzione, pista di atletica, biglietteria, servizi igienici etc). La Regione Puglia ha già assicurato finanziamenti a fondo perduto per il 35 percento dell'importo, mentre per il resto l'Us Lecce accederà a un mutuo agevolato con il Credito Sportivo Italiano.

Convenzione fino al 2021

In base alla convenzione novennale in essere - rinnovata nel 2012 - la manutenzione straordinaria spetta al Comune, tanto è vero che nell'ultimo anno per consolidare i piloni della parte superiore della Est sono stati fatti già alcuni interventi urgenti. Ma l'adesione al piano pluriennale di equilibrio, deliberata ai primi di gennaio, non consente più all'amministrazione di eseguire lavori di questo tipo con fondi propri. Per questa consapevolezza, nella fase commissariale di Palazzo Carafa, è stata individuata nella concessione del diritto di superficie per 30 anni la formula migliore per valorizzare l'impianto e le sue pertinenze. Il bando, che è stato pubblicato questa mattina dal Comune di Lecce,  pone il termine di scadenza per la presentazione al 4 luglio. 

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