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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Rimosso il chiosco all'ingresso del "Vito Fazzi": era abbandonato da anni

Chiuso nel 2012 alla morte del titolare del bar autorizzato qualche anno prima, è diventato nel tempo un ricettacolo di rifiuti. L'erede non ha provveduto autonomamente al ripristino dei luoghi

LECCE – Divenuto ricettacolo di rifiuti e occasionale e malsano rifugio per persone senza fissa dimora, questa mattina è stato rimosso il chiosco collocato in via Moscati, sul marciapiede, a pochi metri dal cancello d’ingresso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Autorizzato una decina di anni addietro come bar, era stato abbandonato con il decesso del proprietario, avvenuto nel 2012. Dopo un anno di inattività è decaduta la licenza, né, tantomeno, si è provveduto al pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.

La demolizione è stata quindi ordinata dal dirigente del settore Urbanistica, Maurizio Guido, arriva a valle di un procedimento nel quale era stato ingiunto all'erede di procedere al ripristino dei luoghi entro i termini di legge. Davanti all’inottemperanza, gli uffici comunali hanno dunque agito di conseguenza inserendo anche il chiosco nell'elenco delle demolizioni effettuate o avviate nel 2018 con l'amministrazione Salvemini: i tempi si sono protratti per questioni procedurali, ma oggi il "fascicolo" è stato finalmente chiuso. Della vicenda, che rappresentava anche un problema igienico, si era discusso anche in consiglio comunale prima delle dimissioni e dello scioglimento.

Dopo la rimozione dei rifiuti da parte della ditta Monteco su disposizione dell’ufficio Ambiente, l’azienda La Ferrosa si è fatta carico, senza oneri per l’ente comunale, della demolizione coordinata dal Nucleo di vigilanza edilizia di Palazzo Carafa. Gli agenti di polizia locale hanno controllato la viabilità durante lo svolgimento delle operazioni.

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