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Giovedì, 28 Marzo 2024
Alimentazione

Curcuma, la spezia giallo vivo antifiammatoria

Molto utilizzata nella cucina indiana, è efficace per la nostra salute e il benessere, ricca di proprietà e benefici: ecco come utilizzarla nel modo più sicuro ed efficace

La curcuma è una spezia dal colore giallo-arancio e dall'aroma penetrante, molto utilizzata nella cucina indiana. Il termine curcuma trae origini dalla lingua sanscrita "kum-kuma" e dall'arabo "kour-koum", che significa appunto zafferano, per via della sua somiglianza con la più preziosa spezia, dello stesso giallo vivo, ma dall’aroma differente. In Occidente la si utilizza soprattutto in cucina, nell'alimentazione sana e naturale e come integratore dalle numerose proprietà.

Curcuma proprietà e benefici

La curcuma svolge soprattutto tre funzioni benefiche per la salute:

  • antinfiammatoria
  • antiossidante
  • immunostimolante

Da queste tre azioni derivano tutte le proprietà e i benefici che fanno sì che, il rizoma della curcuma e i suoi estratti, siano utili per contrastare le malattie infiammatorie croniche (da quelle intestinali alle articolari), per riequilibrare l’apparato digerente, contribuendo alla salute di stomaco, fegato – che disintossica in profondità – e intestino e contrastando la formazione di colesterolo Ldl (“cattivo”) a livello della ghiandola epatica. Insieme, le sue funzioni agiscono anche sulla prevenzione di alcune forme tumorali, così come sulla salute del cervello e del cuore.

Come antinfiammatorio, la spezia è utile in caso di dolori muscolo scheletrici e le infiammazioni tipiche di artrite e artrosi, così come in presenza di dolori mestruali, colite, cefalea edemicrania, fibromialgia. Inoltre, facilita l’eliminazione del grasso addominale, resa difficile dallo stato infiammatorio prodotto dalle stesse cellule adipose.

Come antiossidante, si rivela utile nella prevenzione dell’invecchiamento precoce e di tutti i disturbi che l’accompagnano, compreso il rallentamento del metabolismo che porta a prendere peso più facilmente dopo una certa età.

L’azione immunostimolante si rivela invece utile per rafforzare le difese dell’organismo, proteggendolo dall’attacco di batteri, virus ed altri elementi dannosi.

Curcuma: disturbi e malattie che traggono beneficio dal suo impiego

Diabete: la curcumina potrebbe migliorare la resistenza all’insulina, un fenomeno associato a intolleranza al glucosio, diabete, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica(che comprende sovrappeso, soprattutto con grasso addominale, alti livelli di zuccheri, colesterolo e trigliceridi e di pressione sanguigna).

Celiachia e Morbo di Crohn: entrambe queste condizioni (la celiachia fino a sei mesi dalla sospensione del glutine) comportano una condizione infiammatoria intestinale che trae beneficio dall’assunzione di integratori di curcuma.

Gastrite: grazie all’azione antinfiammatoria e antibatterica di questa spezia, la sua integrazione contrasta il bruciore di stomaco (se presente) e contribuisce all’eliminazione dell’Helicobacter pylori, quando la gastrite è provocata da questo batterio.

Cistiti e candidosi: entrambi queste condizioni beneficiano dell’assunzione della curcuma, dall’azione antibatterica, efficace anche contro i funghi (candida). In poco tempo risolve bruciori e prurito.

Depressione: la curcumina aumenta i livelli di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore. Uno studio ha osservato che l’assunzione di 1g al giorno di questo principio attivo allevia la depressione in modo apprezzabile.

Morbo di Alzheimer: la curcuma sembra ostacolare la proteina beta amiloide (A-beta), implicata nella progressiva degenerazione delle cellule cerebrali che caratterizza questa forma di demenza.

Piccole ferite, escoriazioni e punture d’insetto: la spezia può anche essere utilizzata esternamente, in quanto è cicatrizzante per piccole ferite ed escoriazioni. Applicata in pasta (cioè diluita con poca acqua naturale o acqua di rose) è utile contro le punture di insetto.

Curcuma, una spezia senza controindicazioni. Ecco le dosi da assumere

Assumere 2-4g (fino a 2 cucchiaini da tè rasi) di curcuma al giorno non provoca in genere effetti indesiderati e non sono note controindicazioni. Tuttavia, se assunta in eccesso, può irritare lo stomaco. Occorre sempre considerare, inoltre, la sensibilità individuale. Se si utilizza un integratore, se ne prendono 1-2 capsule al giorno da 400-500mg l’una, con poca acqua e ai pasti. Ricordiamo che in corso di esperimenti scientifici, la curcumina, assunta come integratore, ha dimostrato di non possedere tossicità fino a 8g di assunzione giornaliera.

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