Cioccolato fondente, perché mangiarlo
Nel 70% di cacao e solo il 30% di zucchero, troviamo un alleato del buon umore, un aiuto per la memoria e benefici per il sistema cardiovascolare. Scopriamolo
Che faccia bene all’umore e protegga il cuore è noto. Ma ci sono altri validi motivi per mangiare uno-due quadretti di cioccolato al giorno. La raccomandazione è che deve essere per il 70% di cacao.
Fa bene alla memoria
Il cioccolato fondente, secondo ricerche scientifiche, è in grado di nutrire i neuroni di maggiore plasticità, ossia li rende più pronti ad apprendere e ricordare concetti, a elaborare informazioni con esiti lavorativi e di studio sensibilmente più performanti.
È una fonte di ferro
Se soffri di anemia o hai un'alimentazione sbilanciata, il cioccolato fondente potrebbe essere un gustoso rimedio per potenziare i livelli di ferro e darti un po’ più di tono e vigore. Per farsi un'idea, si pensi che una tavoletta da 100 g potrebbe addirittura soddisfare il 44% del fabbisogno giornaliero del minerale (ovvio che mangiare così tanto cioccolato non è corretto).
Calma la tosse
Un pezzetto di cioccolato fondente ti aiuta a sedare la tosse. Secondo i dati di uno studio inglese la presenza di teobromina, contenuta nei semi di cacao, avrebbe una azione calmante nelle sintomatologie non gravi delle vie respiratorie superiori, in particolare sulla tosse, con possibili effetti benefici anche sui sintomi dell'asma.
Regola pressione e colesterolo
Durante i nove mesi di gravidanza il cioccolato fondente, oltre a regalare buonumore a mamma e bambino, può essere di aiuto nel controllo della pressione arteriosa, favorendo la produzione del colesterolo buono, cioè l’Hdl.
Effetto antistress e antidepressivo
Il rilascio di endorfine, cioè di sostanze chimiche prodotte dal cervello, permettono di sentirsi più sazi e di buonumore.
Questo è il beneficio che più salta all’occhio quando si mangia del cioccolato, il suo potere di alleviarci dalle tristezze e dallo stress. Quindi non è solo una nostra impressione, il cioccolato aumenta la produzione di serotonina, una vitamina che aiuta l’umore e regola i disturbi del sonno e della concentrazione.