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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

165esimo anniversario della Polizia di Stato, il questore: "Esserci sempre"

La cerimonia si è svolta questa mattina nel museo provinciale "Sigismondo Castromediano". Presente anche il prefetto Palomba

LECCE – Si è svolta questa mattina, presso il museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, la celebrazione del 165esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, alla presenza di una rappresentanza delle varie articolazioni della polizia della provincia e delle autorità istituzionali locali. Durante la cerimonia, sono stati letti i messaggi fatti pervenire dal presidente della Repubblica, dal ministro dell’Interno e dal capo della Polizia e sono stati premiati i dipendenti, distintisi nello svolgimento dell’attività di servizio. Il questore di Lecce Pierluigi D’Angelo ha sottolineato che anche quest’anno prevale ed assume rilievo assoluto il momento della testimonianza  della presenza e dell’impegno nella piena e convinta adesione al motto “esserci sempre”, linea guida costantemente seguita negli ultimi anni e che connota la nostra costante opera di difesa della comunità. La consapevolezza di dover esserci per assicurare sempre risposte puntuali ed efficaci alle multiformi richieste che ci pervengono dai cittadini, infonde forza alla nostra missione in ogni suo momento.

“Esserci sempre – ha spiegato il questore – non solamente esprime il nostro fondamento, ma costituisce il traguardo di un percorso connotato da un radicato senso di appartenenza allo Stato, ai suoi fini, alle sue Istituzioni. Questa è la spinta che muove incessantemente ciascuno degli appartenenti alla Polizia di Stato, che celebra oggi, in modo non formale ma assolutamente vivo e sentito, i suoi primi 165 anni di servizio per la comunità con la stessa passione di sempre”. 

Nel corso della cerimonia è stato rivolto un pensiero e un saluto affettuoso a un dipendente della polizia “per aver fatto del senso di appartenenza una ragione di vita, sfidando una malattia inesorabile, ma che deve sempre avere la certezza – ha dichiarato il questore – che nella grande famiglia della Polizia troverà tutto l’appoggio e l’affetto possibile. Il mio pensiero va a tutti i feriti e le vittime della Polizia di Stato che con il loro sacrificio hanno reso onore alla nostra divisa e all’intero Paese”.  Si tratta di Gaetano Fuso, affetto da Sla, promotore del progetto "La Terrazza" insieme alla associazione "Io  Posso", attiva in varie campagne di sensibilizzazione a favore delle persone affette da questa terribile malattia.

Nel corso della cerimonia sono state ricordate le principali operazioni svolte nell’ultimo anno, che ha visto impegnate le forze di polizia sul territorio a 360 gradi, non solo nella repressione e la prevenzione dei reati, ma anche nella vicinanza ai cittadini, nella promozione e la salvaguardia della legalità. Innumerevoli gli interventi realizzati, tra arresti e DSC_0199-4denunce, indagini e investigazioni che hanno riguardato ogni settore.

La promozione per merito straordinario è stata concessa al vice sovrintendente Salvatore Ingusci e al vice sovrintendente Marco De Mitri (perché evidenziando altissima professionalità, generoso altruismo e sprezzo del pericolo interveniva, unitamente ad altro personale, in soccorso di una giovane che tentava il suicidio dal tetto di un edificio; nella circostanza, l’operatore si avvicinava alla donna e riusciva ad afferrarla nell’attimo in cui stava per lanciarsi, traendola in salvo. Un chiaro esempio di eccezionale dedizione e coraggio).

La promozione per merito straordinario è stata concessa anche all’ispettore superiore Mario De Nanni. Una vita la sua, trascorsa vestendo con onore e grande professionalità la divisa, dando lustro all’intero corpo.

Encomio solenne al vice sovrintendente Claudio Caramuscio che “evidenziando straordinarie capacità professionali, non comune determinazione operativa e sprezzo del pericolo si distinguevano in un’attività investigativa che permetteva di sgominare un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga; nella circostanza, per dare esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere ed assicurare alla giustizia uno dei colpevoli, accedevano di notte all’interno dell’abitazione del reo, camminando pericolosamente sul cornicione dello stabile, largo pochi centimetri ad un’altezza di 15 metri. Un chiaro esempio di dedizione e coraggio”.

Encomio solenne anche per il sovrintendente Donato Mele.

Encomio concesso al vice questore aggiunto Marta De Bellis; al sovrintendente capo Pasquale Renna e all’assistente Vincenzo Martinelli; al vice sovrintendente Maurizio Foggiaro; al vice questore aggiunto Giovanni Bono; al sovrintendente Mauro Giuseppe Gravante e all’assistente capo Bruno De Noia.

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