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Cronaca

Mafia, droga e spari all’ombra delle “Vele”, chieste condanne per due secoli e mezzo

La Procura presenta un conto molto salato nel processo abbreviato con 40 imputati scaturito dall’inchiesta che lo scorso gennaio portò a 16 arresti

LECCE - Si è aperto oggi il processo abbreviato davanti al giudice Sergio Tosi, per i 40 imputati coinvolti nell’inchiesta “Vele” sulle due compagini criminali impegnate nel mercato degli stupefacenti. E l’inizio è stato segnato da dure richieste di condanna che superano i due secoli e mezzo di reclusione. Ad avanzarle al termine della requisitoria, il procuratore della Dda (Direzione distrettuale antimafia) Guglielmo Cataldi, il magistrato che ha condotto le indagini sfociate lo scorso gennaio in 16 arresti eseguiti dagli agenti della squadra mobile di Lecce.

Le pene più alte, a 15 anni, riguardano i leccesi Cristian Cito, 29 anni, e i fratelli Massimiliano e Gianfranco Elia, di  42 e 46 anni. Sono gli unici finiti sott’accusa per associazione mafiosa poiché, sarebbero stati loro a gestire il mercato, insieme ad Angelo Corrado, 39 (diventato collaboratore di giustizia), dopo l’arresto dei boss storici, Pasquale, meglio noto come Maurizio, Briganti e Cristian Pepe. Per gli altri, i reati contestati a vario titolo sono di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ma tre di loro dovranno rispondere anche di due sparatorie avvenute nel capoluogo salentino nel 2015: la prima, il 21 novembre, con l'esplosione di tre colpi di pistola calibro 7.65 contro N. P.Attilio Salvini, in seguito al quale, quest’ultimo riportò la frattura del piede sinistro; la seconda, il giorno seguente, con l'esplosione di altri tre colpi nei riguardi di un nuovo bersaglio, M. P. Gli episodi vedono sott’accusa tre leccesi: Mattia Monaco, di 31 anni, e Gianluca Palazzo, di 43, ritenuti gli esecutori, e Giovanni Taurino, di 30, considerato il mandante.

La “lista nera” della Procura

Ecco l’elenco completo di tutte le richieste di condanna invocate oggi nel processo: 15 anni per Cristian Cito, 29 anni, di Lecce; 6 anni per Angelo Corrado, 39, di Lecce; 15 anni per Massimiliano Elia, 42, di Lecce; 15 anni e 4 mesi per Gianfranco Elia, 46 anni, di Lecce; 9 anni per  Saulle Politi, 45 anni, di Monteroni di Lecce (fra i nomi di spicco, già coinvolto in altre importanti operazioni); 10 anni per Luca Pacentrilli, 29, di Lecce; 11 anni per Antonio Restia, 53, di Lecce; 9 anni per Oronzo Russo, 31, di Lecce; 8 anni per Andrea Bisconti, 37, di Lecce; 9 anni per Danilo De Tommasi, 29, di Lecce; 8 anni per Rodolfo Franco, 61 anni, di San Cesario di Lecce; 9 anni per Andrea Podo, 23, di Lecce; 9 anni per Diego Podo, 33enne di Lecce; 9 anni per Gabriele Tarantino, 39, di Campi Salentina.

E ancora: 3 anni e 8 mesi per Josè Acquaviva Bruno, 36 anni di San Pietro Vernotico ma residente a Lecce; 2 anni per Daniele Balloi, 36, di Lecce, residente a Melendugno; 4 anni per Angelo Braì, 45, di Merine (frazione di Lizzanello); 3 anni e 8 mesi per Antonio Calò, 46, di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Fabio Campa, 45, di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Marco De Lorenzi, 39, di Lecce; 6 anni per Vincenzo Sasha De Riccardis, 22, di Lecce; 4 anni per Manuel Gigante, 37, di Lecce; 8 anni per Antonio Giglio, 46, di Brindisi; 8 anni per Antonio Giordano, 46 anni, di Monteroni; 3 anni per Giuseppe Guido, 28, di Lecce; 4 anni per Rudy Lubelli, 28, di Lecce; 6 anni per Mattia Monaco, 31, di Lecce; 14 anni per Gianluca Negro, 33, di Lecce ma residente a Surbo; 6 anni per Gianluca Palazzo, 43, di Lecce; 4 anni e 6 mesi per Cristian Roi, 36 anni, di Copertino; 3 anni e 8 mesi per Roberto Santo, 44, di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Michela Secondo, 39, di Lecce; 6 anni per Alessandro Serino, 47, di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Marianna Serio, 41, di Maglie ma residente a Lecce; 6 anni per Giovanni Taurino, 30, di Lecce; 3 anni per Riccardo Zingarello, 44, di Lecce; 8 anni per Giampiero Alula, 40, di San Pietro Vernotico; 4 anni e 6 mesi per Gianluca Calabrese, 31 anni, di Copertino; 8 anni per Cesare Iaia, 43, di Brindisi; 8 anni per Antonio Sgura, 54, di Brindisi.

Hanno invece già chiuso il loro conto con la giustizia, patteggiando la pena: Cesario Filippo, 40 anni, di San Pietro Vernotico (tre anni e nove mesi di reclusione, più 20mila euro di multa) e Krenar Skendaj, albanese di 46 anni (4 anni e 4 mesi di reclusione, più 18mila euro di multa, in continuazione a una precedente sentenza).

Per altri, invece, il giudice, al termine dell’udienza preliminare, aveva disposto: il non luogo a procedere per Soni Hajdari, 25enne di Lecce, e Antonio Signorile, 48, di Brindisi; la fissazione di una nuova udienza per Gianluca Rubino, 27 anni, di Mesagne, nei riguardi del quale era stata stralciata la posizione per un difetto di notifica; la trasmissione degli atti per rinnovare l’avviso di conclusione delle indagini per Antonio Balloi, 71enne originario di Nuoro.

La difesa

Il processo riprenderà l’8 novembre con la discussione delle difese e proseguirà il 15 e il 29 novembre. Il pool difensivo è composto dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Cosimo D’Agostino, Stefano Pati, Giuseppe De Luca, Ladislao Massari, Antonio Savoia,  Umberto Leo, Maria Cristina Brindisino, Gabriella Mastrolia, Sergio Luceri, Dario Budano, Mariangela Calò, Rita Ciccarese, Laura Bruno, Gabriele Valentini,  Mauro Cramis, Pantaleo Cannoletta, Salvatore Rollo, Roberta Capodieci, Ivan Feola, Luciano De Francesco, Alessandro Dell’Atti, Daniela De Liguori, Alessandro Stomeo, Luciano Calò, Giuseppe Talò, Loredana Pasca, Stefano Notarpietro, Anna Elisa Prete, Nicola Caroli.

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