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Cronaca Andrano

"Abbassa il volume". La lite, poi venti coltellate: arrestato per tentato omicidio

Mahamed Alajaba, 25enne del Ciad, ha aggredito un connazionale per il più futile dei motivi. Quest'ultimo si lamentava spesso della musica alta. La vicenda all'interno della struttura d'accoglienza nell'Antica Masseria del Monte

 

CASTIGLIONE DI ANDRANO – “Basta, adesso abbassa il volume della radio”. E dalla richiesta si è arrivati alla tragedia sfiorata. Perché Mahamed Alajaba, 25enne del Ciad, ha reagito molto male all’ennesimo reclamo di un suo connazionale, stanco della musica sempre troppo alta, di giorno e persino di notte, e dopo le pesanti minacce, è avvenuta l’aggressione. Con tanto di coltello. Una ventina i fendenti inferti, ed è quasi un miracolo che l’extracomunitario ferito non sia morto, ma abbia riportato una prognosi di “soli” venti giorni, salvo complicazioni. Perché Alajaba ha colpito dritto al torace. L’obiettivo, secondo i carabinieri, era uno solo: uccidere il suo “avversario”.

Una storia d’ordinaria follia, che s’è consumata in una struttura d’accoglienza ospitata nell’Antica Masseria del Monte, nelle campagne fra Castiglione di Andrano e Depressa. E’ qui che i carabinieri della stazione di Spongano sono intervenuti, ieri pomeriggio, arrestando il 25enne africano. L’accusa: tentato omicidio aggravato e premeditato. A chiamare il 112 sono stati i responsabili della struttura, preoccupati per il degenerare della lite. E in effetti, i militari, arrivati nel cortile interno della masseria, hanno visto un uomo steso a terra, sanguinante, e un altro - Alajaba, appunto - con lievi ferite alle mani e gli abiti sporchi di sangue, trattenuto a fatica da alcuni operatori e da altri ospiti della struttura.

Fatti evacuare i feriti tramite il 118, sono iniziati gli accertamenti. E grazie alla collaborazione fornita dai responsabili della struttura e dalla gran parte degli stranieri ospiti, si è potuto accertare che da diverse settimane l’uomo ferito, e il suo aggressore, avevano frequenti litigi dovuti al fatto che, Alajaba, era solito ascoltare la musica tenendo il volume del proprio stereo decisamente alto, anche durante le ore di riposo e persino di notte.

Senza titolo-1-9-17Fino a ieri, non si era mai andati, però, oltre ad urla e offese, e il più delle volte, le liti erano stata sedata sul nascere grazie all’intervento degli operatori. Ieri, invece, nel primo pomeriggio, la situazione è degenerata e Mahamed Alajaba, dopo aver e minacciato il suo connazionale, l’ha assalito con calci e pugni. Alcuni testimoni hanno diviso i due, ma questa volta, il 25enne è andato di mano pesante, perché è ritornato alla carica, armato di un coltello, forse sottratto nei giorni precedenti dalle cucine, ed ha colpito l’altro africano in rapida sequenza, quasi venti volte, prima che i testimoni riuscissero a bloccarlo e, dopo una breve ma violenta colluttazione, a disarmarlo.

Il ferito è stato condotto all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, dove i medici hanno riscontrato numerose e profonde coltellate ferite d’arma da taglio, quasi tutte al torace. Alajaba, a sua volta, ha riportato lievi ferite alle mani – provocate dallo stesso coltello che aveva pocanzi impugnato -, guaribili in pochi giorni.

Sentito il parere del pubblico ministero di turno, Roberta Licci, il giovane del Ciad è stato dichiarato in arresto e condotto presso il carcere di Lecce. 

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