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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Centrale rischi e abusi: nuovo schiaffo dal tribunale di Lecce alle banche

Una correntista, a cui avevano clonato la carta di credito, si era rifiutata di pagare operazioni illegittime a suo danno. Segnalata da Unicredit e assistita dal Codacons come insolvente l'ha spuntata nelle aule giudiziarie

LECCE - Le avevano clonato la carta di credito e con i suoi soldi avevano effettuato acquisti sulla rete: nonostante l'immediata contestazione alla banca di competenza, la Unicredit, però, la correntista aveva patito l'addebito delle spese ed era stata segnalata alla famigerata centrale rischi della Banca d'Italia come soggetto insolvente. Il Tribunale di Lecce, però, le ha reso giustizia con una sentenza che condanna la banca alla cancellazione del nominativo della correntista dalla centrale rischi di Bankitalia.

Nel caso specifico, come detto, la correntista, difesa dall’avvocato Massimo Todisco del Codacons di Lecce, aveva subito la clonazione della propria carta di credito che era stata utilizzata per effettuare diversi acquisti su internet. Quelle operazioni illegittime erano state tempestivamente contestate, ma la banca aveva deciso ugualmente di addebitarle sul conto della propria cliente.

Dinanzi al legittimo rifiuto di pagare quelle somme, la banca aveva arbitrariamente comunicato il nominativo della correntista alla centrale rischi della Banca d’Italia, segnalandola come soggetto insolvente, ovverosia come un soggetto non in grado di onorare più i propri debiti.

Il Tribunale di Lecce, con giudice Annafrancesca Capone, rilevando l’abusività della segnalazione, ha condannato la banca alla immediata cancellazione della stessa. La pronuncia rende giustizia della diffusa prassi tenuta da istituti di credito e finanziarie, che utilizzano impropriamente il delicatissimo potere di segnalare i propri clienti come “cattivi pagatori” sia nelle centrali rischi pubbliche (Banca d’Italia) che in quelle private (Crif, Ctc, Experian), al solo fine di ottenere il pagamento di importi non dovuti.

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