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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

"Violentò la figlia della convivente": condannato a 7 anni e 4 mesi

La sentenza è stata emessa oggi al temine del processo col rito abbreviato nei riguardi di un 48enne leccese, accusato di aver abusato in casa della ragazzina, da quando aveva 12 anni fino ai 14

LECCE - Un’altra storia di violenze tra le mura domestiche è stata raccontata questa mattina nel tribunale di Lecce. A scrivere l’epilogo è stato il giudice Sergio Tosi nella sentenza con la quale ha condannato a sette anni e 4 mesi di reclusione un 48enne leccese accusato di aver abusato della figlia della convivente da quando era dodicenne.

Gli abusi si sarebbero verificati soprattutto di notte, per due anni, a partire dal 2014, fino a quando l’adolescente non ha trovato il coraggio di confidare tutto alla madre, che con la sua denuncia ha attivato le indagini culminate poi in un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip Simona Panzera, su richiesta del pubblico ministero Stefania Mininni. Oggi, il magistrato (titolare del fascicolo d’inchiesta) aveva chiesto otto anni di reclusione, durante il processo discusso col rito abbreviato.

Il verdetto contempla anche una provvisionale di 40mila euro per la ragazza e 5mila per il padre (parti civili al processo con l’avvocato Alessandra Viterbo), mentre il resto del risarcimento del danno sarà quantificato e liquidato in separata sede.

L’imputato si è sempre proclamato innocente e, non appena saranno depositate le motivazioni del dispositivo, presenterà ricorso in Appello attraverso l’avvocato difensore Luigi Rella.

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