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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Lizzanello / Via Niccolò Paganini

Un uomo accoltellato dal figlio alla gola tra le mura domestiche. Corsa in ospedale

E' accaduto in mattinata, a Lizzanello. Il ferito, con un taglio profondo al collo, è stato accompagnato d'urgenza al "Vito Fazzi" di Lecce

LIZZANELLO – Una domenica da incubo per un famiglia di Lizzanello. Un 73enne, ex operaio, Severino Longo. durante una violenta lite tra le mura domestiche, avvenuta in un'abitazione al civico 3 di via Paganini, è stato accoltellato alla gola dal proprio figlio, con una ordinaria lama da cucina. Corsa in ospedale, in mattinata, per l'anziano residente nel comune dell’hinterland leccese: ha riportato una profonda ferita da taglio al collo. Soccorso dagli operatori del 118- allertati dalla moglie e dalla figlia  47enne del ferito, presenti al momento dell'accaduto - versa in condizioni disperate presso l'ospedale di Lecce. E' qui che il personale medico ha fatto di tutto per tenere in vita il ferito.

L'anziano è stato sottoposto, al termine delle prime medicazioni  e degli accertamenti clinici, a un delicato intervento chirurgico alla laringe: gli sarebbe stata persino recisa a causa della lesione causata dal fendente.  E' stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, dove il suo quadro clinico, piuttosto complesso, è monitorato dai sanitari. La coltellata inferta, infatti, lo ha praticamente quasi decapitato. Altre ferite da taglio, peraltro, sono state riscontrate anche sul volto e sul capo della vittima. Sul luogo dell’accaduto, oltre al personale del 118, anche i carabinieri della stazione di Lizzanello  guidati dal maresciallo Vito Prete, e i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia del capoluogo salentini e quelli della sezione Investigazioni scientifiche dell'Arma, al comando del luogotenente Vito Angelelli.

Al momento, i militri dell'Arma avrebbero fermato il figlio della vittima, Antonio Longo, un uomo di 48 anni, e lo hanno sottoposto a una misura restrittiva nel reparto detenuti dello stesso nosocomio, su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubbblica di Lecce.  E' piantonato dai carabinieri, i quali lo hanno arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Lo hanno ascoltato, per stabilire i motivi del raptus, ma i dissapori, in quella famiglia, una come tante altre, affondano radici lontane, e ben più profonde. Soltanto nella giornata di ieri, infatti, a causa di un altro acceso diverbio tra le mura domestiche, era stato fatto intervenire il 118 assieme al medico di turno del Cim per eseguire un tso, un trattamento sanitario obbligatorio. Una terapia che, però, non è stata ritenuta necessaria, talmeno per il momento, anto che il 48enne è rimasto nella casa dei propri genitori. Fino alla lite di oggi, degenerata in violenza cieca.

I rilievi dell'Arma dopo l'accoltellamento

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