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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Copertino

Accoltellò un ragazzo al mare: accusato di tentato omicidio un 33enne

Un uomo di Copertino risponde anche di minaccia nei confronti di un 20enne: quest’ultimo ferito a Sant’Isidoro, nella notte di San Lorenzo

COPERTINO – Un 33enne di Copertino finisce in carcere per i reati di tentato omicidio, minaccia e porto e detenzione di arma comune da sparo. Damiano Cosimo Giusto Prete, nome noto alle cronache locali, è stato infatti raggiunto dai carabinieri della tenenza locale, i quali gli hanno notificato la misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lecce. Tutto è cominciato nella notte fra il 10 e  l’11 agosto, a Sant’Isidoro, la marina di Nardò. Munito di coltello e di una bottiglia in vetro, durante un litigio per futili motivi, Prete avrebbe minacciato di morte e poi sferrato un colpo a un conoscente di 20 anni, un ragazzo incensurato di Copertino.

Il coltello ha raggiunto la vittima nella parte sinistra del torace. Quest’ultima si è presentata, la mattina successiva, negli istanti successivi all’aggressione, presso l’ospedale di Copertino con la lesione visibile all’altezza dell’ascella e sul cuoio capelluto: fu dimesso con una prognosi di una decina di giorni. Ma non è tutto. Il 33enne, non contento, si sarebbe anche recato nei pressi della casa del ferito, esplodendo tre colpi d’arma da fuoco al suo indirizzo, fortunatamente senza colpirlo. La sera successiva alla violenta lite, inoltre, il padre della vittima fu arrestato in flagranza di reato, per essersi abusivamente introdotto all’interno della stazione dei carabinieri di Porto Cesareo, dopo aver scavalcato il muro di recinzione.

PRETE Cosimo Damiano Giusto-2-2-2Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’indagato sostenne di essersi introdotto all’interno della caserma per paura, dal momento che poco prima era stato affiancato da una moto per strada condotta da due individui con casco integrale e che temeva essere collegati con l’accoltellamento del figlio avvenuto il giorno prima. Alla luce delle indagini eseguite dai militari dell’Arma, anche grazie a preziose testimonianze fornite, al termine delle formalità di rito, il 33enne è stato identificato. Gli uomini della tenenza di Copertino hanno quindi sottoposto alla vittima un foto del proprio aggressore, riconosciuto senza alcuna esitazione. Prete è stato accompagnato presso il carcere di Borgo San Nicola, alla periferia di Lecce.

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