Accorpamenti nel Capo di Leuca, assolti in tre. Tracciata nuova linea di giudizio
ssolti perché il fatto non sussiste. Una sentenza, quella emessa oggi dal giudice monocratico Michele Toriello, che potrebbe tracciare una nuova importante linea di giudizio nella miriade di processo legati alle problematiche degli accorpamenti in zona agricola nel Capo di Leuca
LECCE – Assolti perché il fatto non sussiste. Una sentenza, quella emessa oggi dal giudice monocratico Michele Toriello, che potrebbe tracciare una nuova importante linea di giudizio nella miriade di processo legati alle problematiche degli accorpamenti in zona agricola nel Capo di Leuca.
In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, il cui deposito è previsto tra sessanta giorni, il verdetto di assoluzione sembra aver sposato in pieno la tesi difensiva secondo cui in zona agricola è permesso accorpare fondi con lo stesso indice di fabbricabilità.
A processo, con l’accusa di falso, erano finiti Elena Vertua, 68enne di Chiari; e Fernando Cosi, 54enne di Morciano di Leuca, quale proprietario committente e progettista. I due sono assistiti dall’avvocato Silvio Verri. Con lo a giudizio era finito anche il tecnico comunale di Morciano, Giuseppe renna, 53enne, assistito dall’avvocato Stefano De Francesco.