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Cronaca

Accusato ingiustamente di aver intascato i soldi dei clienti, assolto dopo 8 anni

Il fatto non sussiste, questo il verdetto del giudice che ha accolto in pieno la tesi difensiva di una ex guardia giurata

LECCE – Ha dovuto attendere oltre otto anni per ottenere giustizia e vedere finalmente sancita la propria innocenza. Oggi il giudice Roberta Maggio ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, Andrea De Luca, ex guardia giurata finita a processo con l’accusa di appropriazione indebita. Il legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Milli (tornato nelle aule giudiziarie con il carisma e la verve di sempre), ha dimostrato l’assoluta estraneità del suo assistito ai fatti contestati, attraverso riscontri, prove documentali e numerose testimonianze.

I fatti fanno riferimento al periodo tra il 5 e il 12 ottobre del 2008. De Luca, ex dipendente della Velialpol (con riferimento alla vecchia gestione della società, cambiata lo scorso anno), era stato accusato dai proprietari dell’istituto di vigilanza di essersi appropriato di quasi tremila euro. Soldi versati dai clienti della zona di Leverano per i servizi di vigilanza. Da lì è iniziata una lunga e complessa vicenda giudiziaria. Il pubblico ministero Giovanni Gagliotta, al termine delle indagini (in cui i carabinieri avevano sentito oltre 70 clienti che avevano negato di aver mai consegnato denaro a De Luca) aveva chiesto l’archiviazione del procedimento. Il gip Carlo Cazzella, però, aveva disposto l’imputazione coatta.

Da lì il processo che si è protratto sino a oggi, vista anche la lunghissima lista testimoniale e che si è concluso con l’assoluzione. Nessuno dei clienti ha mai versato denaro all’imputato, che in quei giorni, come dimostrato dall’avvocato Milli, era anche in ferie. De Luca nel frattempo ha perso il posto di lavoro, ha dovuto affrontare una lunga battaglia giudiziaria e dopo otto anni non può neanche procedere per calunnia, essendo il reato ormai prescritto. “Ci riserviamo – ha commentato l’avvocato Milli a margine della sentenza – di intraprendere un’azione civile per ottenere un congruo risarcimento”.

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