rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gallipoli

Acque reflue, per l'impianto manca solo il collaudo

Gallipoli: la piattaforma depurativa per il riutilizzo in agricoltura è pronta da tempo. L'ex sindaco Venneri sollecita l'attivazione alla Regione Puglia. L'Acquedotto pugliese aspetta l'ok di Vendola

Il problema delle acque reflue del depuratore gallipolino poteva già essere risolto da tempo. Da quando sono stati ultimati i lavori di realizzazione dell'impianto per il riutilizzo dei reflui per l'irrigazione agricola. Ma un piccolo intoppo burocratico ha fatto sì che in questi anni i cancelli della struttura rimanessero letteralmente chiusi. L'Acquedotto pugliese infatti non può attivare l'impianto perché non è stato ancora completato l'iter per il collaudo complessivo. Il Comune ha fatto la sua parte. Ora si attende un'accelerazione della Regione per il rilascio dei nulla osta definitivi all'Aqp. Un bel problema in tempi di emergenza idrica e di smaltimento delle acque reflue. E dire che Gallipoli ha una straordinaria possibilità di crescita e di sviluppo e che a questo punto deve diventare realtà quanto prima, attraverso lo sforzo sinergico di tutti gli enti coinvolti dal progetto. Sforzo che consentirà alla città ionica e al suo hinterland di dotarsi dell'impianto di affinamento per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, realizzato dalla vecchia amministrazione Venneri grazie ad un finanziamento di oltre 3 milioni di euro da parte dell'ex Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto.

Un impianto moderno, che a detta dei tecnici installatori, ben pochi comuni del meridione possono vantare e che rappresenta la sola risposta utile in un sistema che già sta facendo i conti con problematiche e guasti legati da un lato agli sprechi idrici e dall'altro alla carenza di approvvigionamenti in agricoltura. Sulla questione preme con forza anche l'ex sindaco della cittadina ionica, Giuseppe Venneri, che nel corso della sua legislatura precedente a quella di Barba, ha dato corpo al progetto in questione. "Gallipoli, sul versante della tutela ambientale non teme concorrenza" dice Venneri, "grazie ad una programmazione oculata di un'amministrazione che nei cinque anni di governo cittadino ha sempre e comunque considerato la tutela ambientale un impegno da assolvere e non un ostacolo da aggirare, recuperando finanziamenti, solo in questo settore, per oltre 9 milioni di euro. Ora, tuttavia" prosegue l'ex primo cittadino, "è necessario che ciascuno faccia la sua parte perché quella che rappresenta una conquista per Gallipoli, in termini di immagine, di impegno nel settore ambientale, di crescita agli occhi di turisti e visitatori divenga, una realtà in tempi davvero ristretti".

In che termini? Venneri ripercorre l'iter di realizzazione dell'impianto di affinamento rammentando che "sono occorsi anni per la progettazione e la realizzazione ed ora che sta per terminare ormai la fase di collaudo predisposta dal Comune, occorre per davvero che la Regione ponga da subito l'Acquedotto nelle condizioni di accelerare i tempi per la consegna dell'impianto alla città. Gallipoli lo attende ed è certa che tanto impegno profuso per una conquista importante per il proprio tessuto urbano non sarà oscurata ed abbruttita dalle pastoie di una burocrazia che crea solo danni. Sono certo" conclude l'ex sindaco , "che ciò non accadrà e che i benefici, molteplici ed immediati, che Gallipoli trarrà dall'attivazione di questo impianto, saranno un metro di paragone importante per altri comuni viciniori i quali, utilizzando lo stesso sistema, potranno per davvero risolvere numerosi problemi di natura ambientale, senza entrare in conflitto con altri Comuni limitrofi nella gestione delle risorse ambientali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acque reflue, per l'impianto manca solo il collaudo

LeccePrima è in caricamento