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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Zollino

Afghanistan, scoppia mina: due feriti, uno è salentino

Francesco Manco, di Zollino, ed un tenente campano, sono rimasti vittime di un agguato nella zona di Herat. Il primo aviere leccese ha riportato profonde ferite ad un braccio. Non rischiano la vita

Non sono in pericolo di vita, ma se la sono vista brutta: la mina gli è esplosa praticamente sotto i piedi. Meglio, sotto il mezzo a bordo del quale si trovavano, per un pattugliamento di una zona dell'Afghanistan che le autorità italiane definiscono meno pericolosa di altre, ma che pure deve celare evidenti insidie nascoste fra le terre brulle sulle quale si muovono i talebani, se il primo aviere Francesco Manco, originario di Zollino, ed il tenente dell'Aeronautica Gabriele Rame, campano di Benevento, hanno riportato ferite piuttosto serie. Entrambi sono già stati operati, e sono soprattutto le condizioni del militare salentino a destare qualche preoccupazione: nell'esplosione ha riportato lesioni piuttosto profonde ad un braccio, con diverse fratture. Ferito, a braccia e gambe, ma più lievemente, anche il tenente campano. In base alle prime notizie diffuse dalle agenzie e che hanno fatto in pochi istanti il giro del mondo, l'episodio s'è verificato intorno alle 19,45 locali, nei dintorni di Shiwashan, a circa due chilometri da Herat, nella zona Ovest dell'Afghanistan.

Manco e Rame erano impegnati in una perlustrazione, a caccia di razzi e mortai dei talebani, quando il loro Vtlm Lince si è imbattuto in un ordigno, la cui forte deflagrazione è stata attutita, con ogni probabilità, proprio dal tipo di mezzo in dotazione, un blindato studiato per resistere all'impatto delle mine disseminate sul territorio. Sul posto è intervenuto un elicottero Superpuma delle forze militari spagnole, che ha provveduto al trasporto dei feriti, seguito a breve distanza da un Mangusta italiano giunto per operazioni di scorta. Non è a escludere che la mina fosse telecomandata a distanza e che quindi sia stata fatta scoppiare intenzionalmente al passaggio del mezzo. I due militari appartengono alla divisione "Fucilieri dell'aria" del 16esimo stormo di Martina Franca. Sono di stanza nella nazione afgana principalmente per operazioni legate all'aeroporto di Herat.

A Zollino, cittadina nel cuore della Grecìa Salentina, da cui Manco proviene, abitano i due anziani genitori. Un fratello del sottufficiale è anch'egli militare di carriera ed è impiegato a Trapani. La notizia del ferimento di Manco ha inevitabilmente riportato i salentini al quel tragico giorno del 24 novembre scorso, quando nella Valle di Pagman, a circa 20 chilometri da Kabul, perse la vita Daniele Paladini, 35enne di Lecce (ma da anni residente a Novi Ligure, in provincia di Alessandria), insieme a nove civili. Paladini fu colpito da un'esplosione avvenuta davanti ad un ponte da poco ultimato, provocata da un kamikaze imbottito di esplosivo. Maresciallo capo dell'Esercito, era impiegato nel secondo reggimento pontieri di Piacenza e specializzato nella costruzione di quel genere di infrastrutture.

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