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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Squinzano

Accoltellato a testa e addome, è grave. E' caccia all'aggressore

Un 40enne, sottoposto al regime di sorveglianza, è stato ferito nella sua casa, nelle campagne di Squinzano. Al vaglio degli inquirenti l'ipotesi che l'episodio si sia verificato a seguito di una lite poi degenerata

 

SQUINZANO – Erano circa le 18 del pomeriggio, quando qualcuno, ancora senza nome e senza volto, s’è presentato alla porta di casa di Luca Greco, 40enne di Squinzano. L’abitazione è una masseria immersa nel verde, quasi all’ingresso del paese, lungo la provinciale che conduce verso la marina di Casalabate. Si raggiunge poco dopo aver abbandonato la statale 613 ed essersi addentrati nel verde delle campagne del nord Salento, viaggiando in direzione del paese. Un luogo che fornisce anche diverse vie di fuga. Una di queste, la provinciale per Trepuzzi. L’incrocio sorge a poche decine di metri.   

Quanti fossero, ancora non è chiaro, se una o più persone. Ma, sebbene il perimetro sia costituito da un muretto a secco piuttosto basso e semplice da scavalcare, senza una ringhiera a maggiore protezione, secondo le prime ipotesi dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina e del nucleo operativo di Lecce, che stanno svolgendo le indagini, si potrebbe trattare di conoscenti dell’uomo, qualcuno a cui lui stesso potrebbe aver spalancato l'uscio di casa, dopo averli scorti in strada, probabilmente non sospettando che la situazione potesse assumere una piega drammatica. Qualcuno con cui avere un chiarimento, magari. Chiarimento, però, ben presto degenerato. Al punto tale che Greco ha rischiato di morire, sotto una serie di fendenti d’arma da taglio. Quattro, forse cinque colpi.   

Greco e l’aggressore si trovavano nella cucina dell’abitazione, quando è divampata la lite, come accertato dai rilievi. Le tracce di sangue sono state rinvenute dai carabinieri della scientifica di Lecce in più parti dell’abitazione, perché la stessa vittima è stata in grado di uscire all’esterno. L’arma usata, presumibilmente un coltello, non è però ancora stata trovata. L’aggressore potrebbe averla farla sparire, una volta uscito in tutta fretta dall’abitazione. Non si esclude neanche, visto il luogo in cui la discussione ha rischiato di trasformarsi in tragedia, che l'arma possa essere stata rimediata sul momento.

Per ora si sa soltanto che Greco è stato colpito almeno un paio di volte alla testa, all’altezza dei fianchi, sulle braccia. Semmai l’intenzione fosse stata quella di uccidere, di certo l’uomo è riuscito a scampare in qualche modo a coltellate più profonde e letali, ad uscire per strada, urlando e chiedendo aiuto, con una chiamata al 118.

L’uomo, una volta soccorso dai sanitari, è stato subito trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in codice rosso. Le sue condizioni sono gravi, ma non ha mai perso lucidità. Nella tarda serata è stato anche sottoposto ad un intervento e ora si trova nel reparto di rianimazione. Non è in pericolo di vita, anche se per il momento i medici non hanno sciolto la prognosi, e nelle prossime ore, compatibilmente con le sue condizioni, gli investigatori sperano di avere da lui stesso, indicazioni chiave su identità e movente di chi ha usato un’arma bianca, forse in un gesto d’impeto, più che premeditato. Anche perché, a meno di colpi di scena, si registra l’assenza di altri possibili testimoni. Dunque, molto potrebbe essere affidato alle sue, eventuali dichiarazioni.   

Di certo, fin da queste prime battute, gli investigatori dell’Arma potrebbero comunque aver già fiutato alcune piste da seguire, essersi instradati sul binario giusto. Si scava, in particolare, tra la cerchia delle conoscenze del ferito e di alcuni tra i suoi parenti più stretti. Fra questi, Marco Greco, fratello della vittima, che ha scontato una condanna a sette anni di reclusione per associazione per delinquere. Anche Luca era già noto, e sottoposto al regime di sorveglianza speciale, ma per altri motivi. In passato era stato arrestato per tentato omicidio, dopo aver esploso alcuni colpi di fucile contro alcuni cacciatori che si aggiravano nei dintorni della sua proprietà. 

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