Al poligono di tiro per sparare con la pistola, ma un proiettile esplode nell'arma
Brutta avventura per un impiegato leccese di 57 anni con la passione delle armi. Che ha rischiato di farsi male seriamente mentre si accingeva a colpire il bersaglio, dopo avere caricato la sua pistola a tamburo calibro "45", regolarmente dichiarata
LECCE – Brutta avventura questa mattina per un impiegato leccese di 57 anni con la passione delle armi. Che ha rischiato di farsi male seriamente mentre si accingeva a colpire il bersaglio, dopo avere caricato la sua pistola a tamburo calibro “45”, regolarmente dichiarata. Fortunatamente se la caverà solo, si fa per dire, con una frattura della mano. Tutto è accaduto nel poligono di tiro di viale Grassi, dove l’uomo si era recato per sparare qualche colpo al bersaglio approfittando del tempo libero durante il weekend.
Ma qualcosa non ha funzionato e, caricata l’arma, ha schiacciato il grilletto per fare esplodere il primo proiettile di una lunga serie. La pallottola non è però schizzata in direzione del bersaglio, ma è esplosa, restando bloccata nell’arma. L'incidente ha procurato al 57enne, oltre che allo spavento per un guasto inatteso, la frattura della mano.
Forse la causa di quanto accaduto risiede nel fatto che l’uomo si era ricaricato i bossoli da sé e qualcosa potrebbe non essere andata nel verso giuto. In tutto sarebbero un centinaio, pare di capire, quelli assemblati in casa, che poi avrebbe utilizzato per allenarsi presso il poligono di tiro. Ma, come detto, la prima pallottola ha fatto cilecca e l’uomo è rimasto ferito in seguito all’esplosione.
Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia delle volanti e i colleghi della scientifica, che hanno acquisito la pistola e le 99 pallottole non utilizzate dal 57enne. Una prassi per comprendere le cause esatte del malfunzionamento che potrà essere imputato o alla pistola, o alle pallottole assemblate da sé. L'uomo, dal canto suo, ha dichiarato di aver sostituito il tamburo di recente.