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Cronaca Stadio / Via Verona

Alba movimentata: per due volte i furti d'auto falliscono sul finale

Prima un furgone Renault in via Verona, poi una nuova Tipo in via Balsamo: nottolini rotti e accensioni manomesse, ma le volanti sono piombate tutt'e due le volte sulla scena. Forse i mezzi doveva servire per qualche spaccata

LECCE – Doveva sorgere ancora l’alba, quando sono arrivate le prime avvisaglie. Per più di un’ora, dentro Lecce, fra quartiere Stadio e dintorni, le volanti di polizia hanno dato la caccia a una o forse due bande di ladri scatenate. Non si sa ovviamente se ad agire siano stati gli stessi soggetti o, comunque, legati fra loro. Alcuni dettagli suggeriscono di sì, a partire dalle tecniche.

Di certo, hanno tentato per ben due volte di rubare veicoli in un lasso di tempo piuttosto breve. I colpi sono falliti per circostanze diverse, ma i malviventi sono riusciti comunque a dileguarsi tutt'e due le volte.

E’ una piaga inestirpabile, quella dei furti d’auto, tanto che non si contano più i veicoli sottratti ogni giorno fra capoluogo e provincia. I motivi per cui ci s’impossessa di un mezzo sono vari: smontarlo per parti di ricambio (esiste un noto e florido “mercato nero”) o impiegarlo in altri crimini, come spaccate o rapine.

E forse proprio a compiere un furto doveva servire il furgone che almeno cinque individui hanno adocchiato in via Verona. Si tratta di un Renault T110D, un modello in questo caso particolarmente vecchio e quindi in teoria poco accattivante. E’ stata una segnalazione anonima a instradare gli agenti verso via Verona. Al loro arrivo i ladri sono subito fuggiti. Il nottolino della portiera, al lato del conducente, è risultato smontato, l’accensione manomessa. Il furgone è stato restituito al proprietario, ma della banda, ormai, più nessuna traccia.

Nemmeno il tempo di fare qualche rilievo, ed ecco che gli agenti si sono dovuti recare verso via Vincenzo Balsamo, strada semicentrale che sbocca sulla circonvallazione, all’altezza di viale Japigia. Qui, infatti, alcuni passanti hanno segnalato l’insolita presenza di una Fiat Tipo, modello in questo caso nuovo, ferma al centro e con gli sportelli aperti. L’auto, che era stata rubata nelle vicinanze, per motivi oscuri è stata però abbandonata quasi subito. Anche la Tipo (restituita a sua volta al proprietario) aveva nottolino della portiera rotto e accensione manomessa.

Se tutto fosse opera di una stessa banda che ha agito in punti e con uomini diversi quasi in contemporanea, si potrebbe ipotizzare che la Tipo dovesse servire per la fuga finale dopo aver magari impiegato il furgone come ariete contro qualche vetrata o colonnina di stazioni di servizio. Ovviamente, si tratta solo di teorie. I protagonisti della storia, di certo, non torneranno indietro a raccontare quali fossero i loro obiettivi.  

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