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Cronaca Alezio

Ambulante rubava energia con cavo di 50 metri. A pagare era il Comune

Un 48enne di Alezio vendeva alimenti e bevande, collegandosi direttamente a una cabina elettrica posta nei pressi della Canonica del Santuario della Madonna della Lizza. Il personale dell'Enel del compartimento di Maglie ha dovuto svolgere un sopralluogo per rimettere in sicurezza l'impianto

ALEZIO – E’ il terzo caso scoperto ad Alezio, dopo i due di maggio, ma questa volta al centro della vicenda non ci sono i servizi elettrici erogati per le abitazioni private, quanto un’attività commerciale ambulante, che avrebbe goduto di energia elettrica a spese dell’ignaro Comune. A dimostrazione di quanto il fenomeno sia diffuso e trasversale. Il "gioco" non è durato a lungo, però, e ancora una volta è scattata la denuncia a piede libero.

Nei guai, questa volta, è finito L.G., 48enne un commerciante del posto. I carabinieri della stazione locale hanno scoperto che avrebbe realizzato un impianto per ricavare l’energia elettrica a sbafo, e per oltre un mese sarebbe stato in grado di svolgere la sua attività di somministrazione ambulante di alimenti e bevande.  Tanto, a pagare, era il Comune. E quindi, per esteso, i contribuenti.   

Come, tutto questo? Semplice: con un by-pass e un cavo, lungo oltre cinquanta metri. In questo modo, il 48enne si sarebbe collegato a una cabina elettrica posta nei pressi della Canonica del Santuario della Madonna della Lizza, alimentando i propri strumenti senza che l’energia consumata fosse fatturata. Ovviamente, un fatto del genere non sarebbe potuto rimanere inosservato in eterno. E per lui è arrivata un’accusa di furto. Il personale dell’Enel del compartimento di Maglie ha dovuto svolgere un sopralluogo per rimettere in sicurezza l’impianto.

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