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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Nardò

Ammanco nella farmacia comunale, condannato ex presidente

Diciotto mesi la pena inflitta a Giuseppe Spano, con pena sospesa subordinata al pagamento di un risarcimento di 130mila euro

LECCE – Condanna a diciotto mesi e 300 euro di multa per Giuseppe Spano (assistito dall’avvocato Tommaso Valente), implicato nella vicenda giudiziaria sull'ammanco da 130mila euro nella farmacia comunale di Nardò, di cui era ex presidente del Consiglio di amministrazione. La sentenza è stata emessa dal gup Michele Toriello che ha condannato, nel giudizio con rito abbreviato, l’imputato per appropriazione indebita e non per il reato di peculato come contestato dall’accusa. La farmacia si è costituita parte civile con gli avvocati Giuseppe e Michele Bonsegna. Nei loro confronti il giudice ha disposto un risarcimento di 130 mila euro, il cui pagamento è legato alla sospensione della pena e alla non menzione nel casellario. Disposto anche il dissequestro del cinquanta per cento di un immobile a Nardò e di un’autovettura.

Soddisfazione per l’esito della vicenda giudiziaria è stata espressa dall’attuale presidente della farmacia comunale, Michele Onorato. E’ grazie al suo esposto, vista la riqualificazione del reato, che si è arrivati a una sentenza di condanna e a recuperare le cifre sottratte dalla casse dell’ente.

Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Antonio De Donno, si sono basate sulla capillare attività d’indagine compiuta dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza di Lecce, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta. Le fiamme gialle hanno eseguito una lunga serie di verifiche, riscontri, ascolti e acquisizioni.

Spano, 51enne neretino, ha confessato di aver preso i soldi e di averli spesi tutti in “gratta e vinci” e altre lotterie. Una confessione tra le lacrime al cospetto del colonnello Mazzotta e del procuratore aggiunto De Donno, titolare del procedimento. Una confessione cui è seguita una minuziosa attività d'inchiesta, per trovare riscontri ed elementi utili a stabilire quale sia l’esatto importo sottratto alle casse della farmacia comunale e la destinazione di quel denaro. Innanzitutto gli investigatori hanno sentito i titolari degli esercizi comunali dove sarebbero stati acquistati i tagliandi (moltissimi vista la cifra spesa). I finanzieri, inoltre, hanno passato al setaccio la vita dell’indagato: conti correnti, movimenti bancari e altro ancora.

I riscontri e le acquisizioni riguardano anche i registri contabili e tutte le carte relative alla gestione della farmacia. Secondo quanto riferito da Spano, gli ammanchi farebbero riferimento periodo tra febbraio e novembre del 2014. L’inchiesta è stata avviata a seguito di alcuni esposti, dopo che i revisori dei conti hanno evidenziato il “buco” finanziario e informato l’allora sindaco di Nardò, Marcello Risi. 

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