Anarchici, perquisizioni in tre case anche nel leccese
Dodici misure cautelari per attentati di matrice eversiva in tutta Italia. L'operazione della Digos negli ambienti anarco-insurrezionalisti. Tre abitazioni perquisite nel Salento, ma nessun indagato
LECCE - Ci sono anche tre abitazioni di giovani salentini, fra quelle perquisite in mattinata dalla Digos, nel corso di un'offensiva messa in atto in tutta Italia negli ambienti cosiddetti anarco-insurrezionalisti disposta dalla Procura di Bologna (https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/04/06/visualizza_new.html_1526614502.html). Gli agenti hanno sequestrato documentazione in abitazioni di Lecce, Copertino e Scorrano che proverebbe una vicinanza con gli ambienti bolognesi che frequentano il circolo "Fuoriluogo".
L'indagine riguarda una serie di attentati di matrice eversiva, l'ultimo dei quali all'Eni di Bologna, il 29 marzo scorso, con quattro ordigni esplosivi. Nessuna delle tre persone che risiedono nel Salento, comunque, risulta al momento iscritta nel registro degli indagati. Mentre sono dodici le misure cautelari (cinque arresti e sette misure di obbligo o divieto di dimora) alle quali aggiungere un fermo, in altre parti d'Italia.
Le perquisizioni sono state fatte nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Roma, Padova, Trento, Reggio Calabria, Ancona, Torino, Napoli, Trieste, Genova, Teramo, Forlì, Ravenna, Milano e, come già detto, Lecce. L'inchiesta è nelle mani dalla Digos del capoluogo emiliano-romagnolo e dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione. Trecento gli agenti scesi in campo questa mattina. Gli indagati sono accusati di far parte di un'associazione per delinquere aggravata dalla finalità eversiva, con atti violenti eseguiti nella zona di Bologna, come danneggiamenti, incendi, altri tipi di attentati.
L'indagine riguarda una serie di attentati di matrice eversiva, l'ultimo dei quali all'Eni di Bologna, il 29 marzo scorso, con quattro ordigni esplosivi. Nessuna delle tre persone che risiedono nel Salento, comunque, risulta al momento iscritta nel registro degli indagati. Mentre sono dodici le misure cautelari (cinque arresti e sette misure di obbligo o divieto di dimora) alle quali aggiungere un fermo, in altre parti d'Italia.
Le perquisizioni sono state fatte nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Roma, Padova, Trento, Reggio Calabria, Ancona, Torino, Napoli, Trieste, Genova, Teramo, Forlì, Ravenna, Milano e, come già detto, Lecce. L'inchiesta è nelle mani dalla Digos del capoluogo emiliano-romagnolo e dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione. Trecento gli agenti scesi in campo questa mattina. Gli indagati sono accusati di far parte di un'associazione per delinquere aggravata dalla finalità eversiva, con atti violenti eseguiti nella zona di Bologna, come danneggiamenti, incendi, altri tipi di attentati.