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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ugento

Anziana ferita per rapina: dopo dieci mesi scattano le manette

Carmine Bruno, 53enne di Ugento, era stato riconosciuto subito dalla vittima, un'80enne. Aveva rovistato anche nella stanza da letto dove c'era il marito invalido. Poi le aveva strappato con violenza una collanina d'oro

UGENTO – “Chi è?”, aveva chiesto l’anziana, di 80 anni, rispondendo al campanello. “Sono io”, aveva semplicemente risposto quell’uomo dall’altra parte, usando il dialetto locale. Era bastato quel piccolo stratagemma, a Carmine Bruno, 53enne, cioè fingersi una persona familiare, per farsi aprire la porta e portare a termine una rapina.

Ben poca roba aveva racimolato, per la verità, solo una collanina d'oro, strappata al collo della vittima in un gesto di stizza, dopo aver rovistato ovunque in cerca di soldi e oggetti preziosi, non fermandosi nemmeno nella stanza da letto, dove il marito della donna, gravemente malato, era immobile, impossibilitato ad alzarsi. Invano, perché in casa l’anziana coppia non aveva assolutamente alcunché di valore. Ecco allora il gesto di strappare la collana, ferendo pure la malcapitata.

La rapina risale a dicembre

Tutto questo accadeva la mattina dell’11 dicembre 2016. Bruno era stato anche riconosciuto dalla vittima, dopo che i carabinieri, nel giro di poco tempo, sospettando di lui dopo aver raccolto alcune descrizioni fisiche, l’avevano rintracciato in un bar e trascinato in caserma. E ora, per lui, dopo il deferimento iniziale alla Procura di Lecce, è arrivato anche l’arresto, proprio per quell’episodio. A giustificare la richiesta della Procura, di condurre Bruno in carcere, sottoscritta dal gip, oltre ai gravi indizi di colpevolezza raccolti, anche esigenze di cautela sociale. Meglio tardi che mai.

L'anziana ferita con ecchimosi al collo

Quel giorno, dopo la rapina subita, la donna si era presentata agli occhi dei carabinieri in condizioni fisiche precarie, molto agitata, e con ecchimosi e tumefazioni sul collo. Entrato in casa – aveva spiegato la poveretta -, il malvivente, con modi bruschi e minacciosi, aveva ordinato di consegnare tutto il denaro e gli oggetti preziosi. Ma visto che la donna non aveva assolutamente nulla da dargli, il 53enne aveva iniziato da solo a mettere le mani ovunque, spalancando cassetti e armadi, non avendo nemmeno un bricolo di pietà di fronte al marito della donna, invalido e costretto a letto.

Capito da solo che non avrebbe racimolato nulla, quella mattina, Bruno aveva così deciso di strappare con violenza dal collo dell’anziana una collana d’oro di circa 10 centimetri, rompendola nella foga. Scappato a piedi, poco dopo erano arrivati i carabinieri e il 118. Portata in ospedale, al “Ferrari” di Casarano, la malcapitata era stata visitata per le lesioni subite al collo.

Subito riconosciuto dalla vittima

carmine bruno-2Tenuto conto della descrizione dei caratteri fisico-somatici del soggetto, subito i sospetti si erano addensati su Bruno, rintracciato qualche ora dopo in un bar del centro di Ugento. E se inizialmente si era dimostrato reticente, dichiarandosi estraneo, alla fine, aveva ceduto, dichiarandosi colpevole.

L80enne, intanto, sporgeva denuncia, riconoscendo in Carmine Bruno, immediatamente, l’autore della rapina. Inizialmente denunciato a piede libero, il 20 ottobre il gip del tribunale di Lecce ha emesso a suo carico un’ordinanza per la custodia cautelare il carcere. E ora si trova a “Borgo san Nicola”.

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