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Cronaca

Appartamento a luci rosse nel centro di Lecce, disposto l'incidente probatorio

Le giovani donne straniere saranno sentite il prossimo 19 luglio nell'ambito dell'inchiesta in cui sono indagati marito e moglie

LECCE – Saranno ascoltate in sede di incidente probatorio le ragazze straniere identificate dagli agenti della questura del capoluogo salentino in un appartamento del centro di Lecce dove avrebbero esercitato il mestiere più antico del mondo. Il provvedimento è stato disposto dal gip Vincenzo Brancato, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Maria Vallefuoco, e fissato al prossimo 19 luglio. Nei giorni scorsi il blitz dopo circa due mesi di indagini condotte sotto il coordinamento della dirigente della squadra mobile, il vicequestore aggiunto Sabrina Manzone. Nello stabile diverse ragazze si sarebbero prostituite a turno prendendo in affitto le stanze della casa per un canone di circa 350 euro a vano.

Due i nomi iscritti nel registro degli indagati, si tratta dei proprietari dell’appartamento, un magistrato e una poliziotta in pensione. La coppia, secondo l’ipotesi accusatoria, era a conoscenza di quanto avveniva all’interno dell’appartamento. Da qui la contestazione di favoreggiamento della prostituzione. Gli indagati, assistiti dagli avvocati Ladislao Massari e Simona Azzolini, sono stati travolti da un’inchiesta dai contorni ancora non del tutto chiari. La deposizione delle giovani donne potrebbe aggravare o confutare il quadro accusatorio. Molti gli elementi che, secondo gli inquirenti, proverebbero le responsabilità dei proprietari dell’immobile finito sotto inchiesta e sotto sequestro. Provvedimento che dovrebbe essere impugnato dinanzi al Tribunale del riesame. 

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