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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Salve

Dal ripostiglio spuntano un fucile, una pistola e munizioni. Arrestato un 37enne

Armi e munizioni, perfettamente funzionanti, erano detenute illegalmente. L'uomo, domiciliato a Lido Marini dove faceva il guardiano di alcuni stabilimenti balneari, è originario di Ugento. Nell'abitazione diverse le telecamere per la videosorveglianza

LIDO MARINI (Salve) – Un arsenale piccolo ma efficiente. Lo hanno trovato i carabinieri a Lido Marini, in casa di Ilario Venneri, 37enne originario di Ugento. L’uomo lavorava nella marina di Salve come guardiano di alcuni stabilimenti.

I militari del nucleo operativo della compagnia di Tricase, insieme ai colleghi della stazione di Salve, all’alba di oggi hanno effettuato una perquisizione domiciliare che, in un primo momento, sembrava avviato verso un esito negativo. Certo, la presenza di videocamere non era passata inosservata, l’uomo, pur svegliato di buon’ora da una visita inattesa, non ha richiesto la presenza del legale di fiducia e si è dimostrato tranquillo.

Ma di lì a poco un carabiniere ha notato qualcosa di strano in un ripostiglio dell’abitazione: uno scaffale artigianale che mal si conciliava con gli oggetti depositati. Battendo su uno dei ripiani, il rumore di vuoto ha suggerito che ci potesse essere un doppio fondo.

salve_arrestato-2Una volta spostato un pannello, da uno spazio ricavato nel muro sono spuntate fuori: un fucile semiautomatico di marca Breda, calibro 12, risultato rubato nel 2006 ad Ugento; una pistola semiautomatica completa di serbatoio con 8 cartucce di fabbricazione sovietica, detenuta clandestinamente; e ancora: 24 cartucce calibro 12 caricate a pallini di colore grigio; 7 cartucce calibro 12 caricate a pallini di colore azzurro, 3 cartucce calibro 12 caricate a palla unica rotante; 1 cartuccia a palla unica calibro 12; 1 cartuccia calibro 12 a pallettoni; 8 proiettili calibro 7,62 TT inseriti nel serbatoio della pistola; 3 proiettili calibro 9 lungo; 2 proiettili calibro 6,35. Le armi erano ben mantenute e con il colpo in canna.

E’ stato il sostituto procuratore della Repubblica, Paola Guglielmi, debitamente informata, a stabilire la traduzione di Venneri nel carcere di Borgo San Nicola con l’accusa di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento comune da sparo.

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