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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lequile / Contrada Caradonna

Tentano furto di una motopala. Fermati con un maxi kit da scasso

Gli agenti delle volanti li hanno inseguiti e tratti in arresto con l'accusa di danneggiamento, possesso ingiustificato di arnesi e resistenza. Nei guai quattro uomini, sorpresi alla guida di un suv privo di targa

LEQUILE - Il proprietario di un autocarro ha subìto un tentato furto, all'alba di oggi: dopo aver notato un'auto sospetta, aggirarsi in località "Caradonna", nelle campagne di Lequile, ha allertato gli agenti di polizia.

Il personale della questura si è messo sulle tracce della banda, che viaggiava su un veicolo di grossa cilindrata, una Nissan Qashqai, di colore nero, privo di targa.

Sono stati fermati, dopo un rocambolesco inseguimento, e arrestati. Si tratta di Luciano Pagano, 38 anni, Cosimo Livera di 58, Andrea Carlucci, di 20 anni, tutti originari di Brindisi e di Andrea Ciubotaru, un 18enne di nazionalità romena, sottoposto ad una perquisizione assieme agli altri componenti.

Il mezzo sul quale viaggiavano i quattro era stato scorto dal propietario dell'automezzo , mentre procedeva in direzione di Lecce. Gli uomini delle volanti, infatti, hanno allestito alcuni posti di blocco lungo i punti strategici dell'arteria e, poco dopo, lungo la tangenziale ovest, nei pressi dello svincolo per Monteroni-Arnesano, è spuntato il veicolo, a grande velocità.

Alla vista dei poliziotti, il conducente ha tentato una serie di manovre azzardate, nel tentativo di  sfuggire, creando non pochi rischi anche tra gli altri automobilisti.

Nel corso dei controlli, estesi anche all'auto, sono stati rinvenuti, all’interno della tasca del giubbotto di uno dei fermati, uno “spadino”: arnese utilizzato frequentemente dai ladri, per forzare le serrature e mettere in moto i veicoli. Un arnese ricavato artigianalmente da un coltello da cucina.

Nell'abitacolo, inoltre, i poliziotti hanno rintracciato  svariati strumenti per il furto e lo scasso, tra i quali un cavo in acciaio, lungo circa 8 metri; una torcia, una tenaglia in ferro e due pinze.  

E non è tutto. Anche una trancia fili, lunga circa 20 centimetri; cinque cacciaviti e uno scalpello.  Nel vasto kit, anche un paio di forbici, un gancio da traino, due maniglioni in ferro, una chiave a stella e dei guanti da giardiniere, assieme a due batterie, probabilmente da utilizzare per mettere in moto la motopala, priva di alimentazione.

Un equipaggio delle volanti ha anche effettuato un sopralluogo, assieme ai colleghi della scientifica,  sul posto del tentato furto, rilevando che i malviventi avevano danneggiato i tubi di irrigazione e manomesso l’impianto elettrico della motopala ed il suo nottolino di accensione. Sul terreno, ancora ben visibili, le impronte di pneumatici corrispondenti a quelle montate sul suv.

I quattro responsabili sono stati accompagnati presso il carcere Borgo San Nicola di Lecce,  perché accusati dei reati di tentato furto aggravato, danneggiamento, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e resistenza all’arresto.

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