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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Monteroni di Lecce

Scovato col complice dopo 9 mesi di latitanza. Nel b&b armi e tutte le auto rubate

Massimiliano Lorenzo, 40enne di Monteroni era ricercato per evasione, rapina, furti e ricettazione. Lo hanno stanato i militari in una struttura ricettiva di Lequile

LECCE – Nonostante fosse ricercato, ha continuato a mettere a segno furti, rapine e ricettazioni, trovando poi rifugio in un b&b salentino. Rintracciato dagli investigatori, è finito in manette assieme al complice che ne ha coperto la latitanza. Massimiliano Lorenzo, 40enne di Monteroni di Lecce, è stato infatti arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce, e dai colleghi della stazione locale. A partire dal mese di maggio del 2015, non si avevano più sue notizie: Lorenzo aveva infatti violato gli obblighi della sorveglianza speciale, dileguandosi nel nulla. Oltre ad essere ricercato per l’evasione, era anche destinatario di due misure cautelari. La prima per aver violato l’obbligo di dimora, provvedimento al quale era stato sottoposto dopo l’arresto a Porto Cesareo per resistenza a pubblico ufficiale.LORENZO Massimiliano fronte-2

 La seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata, invece, emessa in seguito ad indagini svolte dai militari di Ugento, per la rapina di una Fiat 500 ai danni di un 49enne di Casarano. Dopo quell’episodio, ci fu un notevole ritrovamento di refurtiva di ogni tipo in casa del 40enne. Quest’ultimo abitava in un appartamento a Torre San Giovanni, la marina del comune messapico, e fu ispezionato dagli uomini dell’Arma. Questi ultimi fatti sono avvenuti ad aprile del 2015, un mese prima che Lorenzo si desse alla macchia.

In occasione della rapina dell’auto, avvenuta all’alba, l’arrestato si sarebbe impossessato della Fiat 500 direttamente all’interno del garage del titolare. In casa vi erano la moglie e il figlio 20enne della vittima che, udito il cane abbaiare con insistenza, erano usciti per capire cosa fosse accaduto. In quel momento avevano scoperto che il garage era aperto e che la loro autovettura, comprata da poco, era sparita. Ma non è tutto. Nel giro di alcuni minuti, hanno notato la vettura nei paraggi. Si sono lanciati in un inseguimento a piedi, fino a quando il ragazzo si è messo di traverso per ostruire il passaggio del ladro. Ma il tentativo  è fallito  e il giovane è stato investito. investito, subendo delle lesioni alla caviglia. In quel frangente, il giovane ferito ha anche notato una seconda persona seduto sul lato passeggeri. Sul sedile posteriore, invece, vi era un cane: il suo pastore tedesco portato via assieme al veicolo.STAFA_Altin fronte-2

In quello stesso giorno, qualche ora dopo, i carabinieri di Ugento hanno ritrovato l’auto nella marina ionica, nei pressi di un’abitazione estiva occupata, appunto, da Lorenzo Massimiliano.  Il 40enne si trovava in compagnia di una donna ma, al momento dei controlli, è riuscito a far perdere le proprie tracce. I carabinieri hanno perquisito quell’abitazione, scoprendo un ingente quantitativo di refurtiva, tra cui: due lavatrici, tre televisori, frullatori, cyclette, notebook, quattro racchette da tennis di marca, quattordici infissi in alluminio, una serie di casse di pesce e di salumi e prosciutti.

Dagli accertamenti svolti è emerso che si trattava di bottini asportati in diverse occasioni nei comuni limitrofi. In particolare, la sera del 6 aprile 2015, il proprietario di un’abitazione estiva di Torre San Giovanni era andato a verificare che tutto fosse in ordine, notando che gli erano stati asportati alcuni infissi. Mentre constatava il danno in presenza del proprio figlio, ha visto uscire dalla propria abitazione un uomo con una zappa in mano: si trattava proprio di Lorenzo Massimiliano. La latitanza di Lorenzo Massimiliano è finita dopo quasi nove mesi, ieri mattina, alla periferia di Lequile, presso una struttura ricettiva in cui era stato ospitato da Altin Stafa, cittadino albanese di 36 anni, arrestato per favoreggiamento.

I carabinieri coordinati dal capitano Biagio Marro gli hanno trovato due pistole: una a salve con cinque munizioni ed una giocattolo, un passamontagna, una Fiat Punto rubata a Galatina  tre giorni addietro a un 79enne del luogo, un motociclo Honda Pantheon rubato a San Pietro in Lama  a fine gennaio, ad un 42enne e anche altro. Nel b&b, infatti, vi erano anche una motozappatrice asportata sempre ieri a un 81enne da San Pietro in Lama, due telefoni cellulari, sei chiavi di autovetture, di cui due con telecomando, per autovetture Fiat, Bmw, Renault e Citroen, venti chiavi per porte di diverso genere.

Nel corso degli accertamenti, su indicazione dello stesso arrestato, sono state ritrovate quattro autovetture, rubate negli ultimi giorni: una Fiat Multipla, rapinata a Soleto il 15 febbraio la Seat Cordoba, rubata nello stesso centro, il 12 febbraio,  il furgone Fiat Doblò, asportato a Carmiano il 9 febbraio e la Fiat Punto sottratta  a Galatina. I due arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Borgo San Nicola, alle porte di Lecce.

Parte della refurtiva del latitante

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