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Cronaca Trepuzzi / Strada Statale 7ter

Tenta estorsione al noto musicista. In manette l’uno, denunciato l’altro

Nella notte di Halloween si è presentato armato al "Livello 11/8" di Trepuzzi, per farsi consegnare i contanti da Cesare Dell'Anna. Ieri è finito in manette. Roberto Napoletano, 27enne di Squinzano, con numerosi precedenti, è stato accompagnato in carcere. Deferito il trombettista: non avrebbe collaborato con i militari, falsando la realtà dell'accaduto

TREPUZZI – Le note di una tromba per raccontare “l’inferno in musica”. Doveva essere all’incirca questo il tema del party di Halloween, organizzato presso il “Livello 11/8” di Trepuzzi. E, invece, nel girone dantesco è finito uno dei tre proprietari, nonché performer della serata stessa. Si tratta di Cesare Dell’Anna, noto musicista surbino, vittima di una tentata estorsione aggravata, della quale è accusato Roberto Napoletano, 27enne pluripregiudicato nato a San Pietro Vernotico,  ma residente a Squinzano. Sottoposto all’obbligo di dimora e di firma, si è presentato presso i carabinieri ed è stato arrestato nella serata di ieri.

Ma, a complicare la vicenda, si sarebbe aggiunto l’atteggiamento dello stesso artista. Quest’ultimo, infatti, stando ai riscontri a disposizione degli investigatori, invece di collaborare con le forze dell’ordine e denunciare l’accaduto, avrebbe taciuto.  Non soltanto negando di aver ricevuto minacce e richieste di denaro. Ma avrebbe fornito una versione distorta dei fatti. Anche Dell’Anna, quindi, è finito nei guai, e per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento personale. Non ha denunciato, ed è stato denunciato.

Ad eseguire l’ordinanza di carcerazione (la prima per estorsione del nuovo anno), i carabinieri della compagnia di Campi Salentina, guidati dal maggiore Nicola Fasciano. I militari hanno accompagnato,nella serata di ieri Napoletano presso il carcere di Lecce, mettendo in atto la misura disposta dal gip Giovanni Gallo, su richiesta del pm Giuseppe Capoccia. Il giovane, accusato anche di porto illegale di pistola, è difeso dall’avvocato Antonio Savoia del Foro di Lecce.napolitano roberto[1]-2

Se il jazz è un genere basato sull’improvvisazione, il 27enne ha pensato di restare coerente all’impronta musicale dell’evento. Con spregiudicatezza e tanta spavalderia ha "improvvisato" quello che era invece un piano e si è presentato presso il locale, prima dell’esibizione del 42enne trombettista. Intorno alle 2,30 del primo novembre, assieme a un nutrito gruppo di complici, forse una decina, ha minacciato Dell’Anna. Ha preteso di parlare con l'artista per estorcergli diverse migliaia di euro.

Napoletano non si è fermato ai soli strattoni. Ha, infatti, spinto la pistola sull’addome della vittima, fino all’intervento di un amico di Dell’Anna, che ha tentato di dissuadere il malvivente. Quest’ultimo, non contento, ha rivolto minacce e ceffoni anche al testimone, punendolo per quell’intercessione. Al termine del violento episodio, la serata, suddivisa in più “tranche” musicali, è proseguita in una parvenza di normalità. Ma a qualcuno la sequenza delle scene non era sfuggita. L’attività svolta dell’Arma si è rivelata delicata per via della reticenza della vittima.

Nel gioco degli incastri investigativi si sono sommate versioni fornite dai presenti (ascoltati contemporaneamente), comparazioni fotografiche e informazioni sugli gli orari, che è stato possibile estrapolare  dalle registrazioni contenute nel sistema di videosorveglianza e che hanno poi consentito di riconoscere Napoletano. Nonostante la sua giovane età, quest’ultimo è balzato agli onori delle cronache locali in diverse occasioni.Foto-125-12

Oltre a precedenti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di droga e rapina, il 27enne è stato coinvolto di recente - era il mese di novembre, -nell’operazione “Game over”, condotta dalla Dda e dai carabinieri. Durante quel blitz, scattarono 45 ordinanze di custodia cautelare. Un colpo inferto alla frangia della Sacra corona unita “Rogoli-Buccarella-Campana”: Napoletano fu uno degli indagati a piede libero. Alcuni mesi prima, a giugno, fu poi fermato perché, durante un controllo, reagì strattonando un carabiniere.

Ciò che si percepisce è che la Procura della Repubblica non intende concedere attenuanti, a coloro che, pur essendo vittime di richieste estorsive, non vogliano collaborare con le forze dell’ordine. Così come ha anche sottolineato il capo del Reparto operativo dei carabinieri di Lecce, il colonnello Saverio Lombardi, durante la conferenza stampa.

Alla luce di quanto accaduto in città e in provincia durante le ultime settimane dell’anno, in cui si è assistito a sparatorie, auto incendiate e persino bombe legate al racket, l’Arma dei carabinieri ha fatto capire di voler virare verso i lidi della legalità, per sgonfiare un fenomeno, quello estorsivo, che sta vivendo preoccupanti recrudescenze. Il territorio di Trepuzzi, peraltro, è stata di recente la piega nella quale si sono spesso annidati i germi della malavita.

Basti pensare agli spari indirizzati alla vetrata della ditta di rifiuti “Sea srl”, i primi di novembre (un paio di giorni successivi ad Halloween) o alla raffica di colpi d’arma esplosi a metà settembre lungo le vie della cittadina. Furono scelti tre “bersagli” piuttosto eterogenei, tra cui un imprenditore, da alcuni malviventi che potrebbero avere un’attinenza, per quanto informe dal punto di vista investigativo, con quanto accaduto nella Notte  dei Santi.

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