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Ragazza somala aggredita dal branco, arrestata una 33enne

La donna, di origini casertane è finita in manette nel pomeriggio. Accusata della vicenda avvenuta nei pressi di Porta Napoli, nel 2007, ai danni di una ragazza somala, incinta di quattro mesi, dovrà scontare una pena di oltre 4 anni

LECCE – Giovina Di Silvio è una degli imputati condannati per la violenza di gruppo commessa nei confronti di una ragazza somala appena maggiorenne, incinta di quattro mesi, appena lasciata dal compagno e senza un posto dove dormire. I fatti avvennero nella notte del 4 maggio del 2007 nei pressi di Porta Napoli, nel centro storico di Lecce. La ragazza fu accerchiata dal branco nel cuore della notte, molestata, minacciata con un coltello e insultata.

Una brutta storia a sfondo razzista per cui la Di Silvio, di origini casertane, è stata condannata a 4 anni e un mese di reclusione con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, minacce, ingiurie e molestie aggravate dalla discriminazione razziale. Oggi pomeriggio, poco dopo le 13, a distanza di oltre cinque anni da quel brutto episodio, i carabinieri della stazione di Lecce principale, su ordine della Procura della Repubblica del capoluogo salentino, hanno arrestato la 33enne (il cui nome risultava inserito nella banca dati delle forze dell'ordine), dovendo questa espiare una pena residua di anni tre, mesi nove e giorni dieci di reclusione.

La donna, dopo le formalità di rito, è stata trasferita nella casa circondariale di Lecce, dove sconterà la pena detentiva. Per la stessa vicenda sono stati condannati un altro imputato maggiorenne e due minorenni, con pene tra i 4 anni e mezzo e i quattro mesi di reclusione.

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