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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Litorale / Via Litoranea

Ladro sfonda il tetto e fugge. Stanato nella macchia mediterranea: "Sono un latitante"

Maurizio Rubino, un 52enne di Mesagne, è finito in manette all'alba, dopo ore di inseguimento da parte degli agenti delle volanti. Dopo un buco sul soffitto di una trattoria di Frigole, per cercare di accedere al bar attiguo, è fuggito assieme al complice. Quest'ultimo è ricercato

FRIGOLE (Lecce) – Hanno tentato di mettere a segno un furto, ma la vicenda si è conclusa male per almeno uno dei due, finito in manette. Un brusco tonfo, un continuo vociare che proveniva dai locali e poi la scoperta di una coppia di ladri. Questo l’epilogo di una giornata di lavoro toccato al proprietario della trattoria “Da Oronzino”, sulla litoranea di Frigole.

L’uomo, che abita praticamente di fronte alla sua attività, ha notato due individui correre con agilità felina sul tetto del magazzino. Di lì a poco avrebbe anche scoperto il motivo: entrambi, dopo aver sfondato la lastra di eternit che ricopre la struttura, fungendo da tetto, erano pronti a calarsi direttamente dall’alto nel ristorante per effettuare un colpo ai danni del bar confinante.

Ha segnalato l’accaduto agli agenti di polizia, intorno alle quattro, i quali, scorgendo con i loro stessi occhi l’accaduto e notando la coppia di malviventi darsela a gambe lungo le campagne della zona, sono intervenuti inaugurando ore ed ore ad alto tasso adrenalinico. Dal primo sopralluogo eseguito nel ristorante, è emerso che i ladri  utilizzando una scala  a pioli trovata sul posto, erano saliti sul terrazzo, dove avevano praticato un buco, si utilizzato per accedere al locale che permette l’ingresso al vicino “One coffee , una caffetteria con sala per le slot machine ed una macchina cambia soldi con ancora l’intero incasso. Il bottino al quale stavano puntando.RUBINO Maurizio-2

Ne è scaturito un inseguimento da film, nel quale i due sono riusciti far perdere le tracce, nel punto in cui la vegetazione diviene più fitta e gli arbusti più alti. Nei pressi del terreno incolto, tuttavia, nella stradina parallela alla litoranea, ad un’ottantina di metri di distanza dalla trattoria della vittima, il personale della questura ha notato una Seat Altea, poi risultata rubata nel mese di marzo addietro a Castrignano dei Greci, con le chiavi inserite, e il motore ancora caldo. I poliziotti non hanno avuto il minimo dubbio che si potesse trattare del veicolo utilizzato dai ladri e, senza scoraggiarsi, hanno continuato con le ricerche, approfittando delle prime luci dell’alba.

E i riflessi del sole hanno dapprima messo in evidenza una radiolina, abbandonata tra la terra tracciata da orme, nei pressi del ristorante. Seguendo le impronte tra l’erba calpestata, gli uomini delle volanti sono arrivati a rintracciare un secondo apparecchio. Stavano per venirne a capo e i risultati non si sono fatti attendere.

Accovacciato tra le piante della macchia mediterranea, Maurizio Rubino, un 52enne nato e residente a Mesagne, nel brindisino. Alla vista degli uomini in divisa, coordinati dal dirigente, Antonio Ingrosso, non ha opposto resistenza, consegnandosi nelle loro mani e affermando addirittura di essere un latitante. A carico dell’uomo, infatti, sono emersi numerosi precedenti penali, oltre che un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla corte d’Appello di Lecce lo scorso 30 maggio, in sostituzione della misura degli arresti domiciliari, poiché l’uomo si era reso irreperibile 24 di aprile dalla comunità “Emmanuel” di Oria, dove si trovava ristretto. Tratto in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, assieme ad un altro uomo al momento ricercato, danneggiamento, porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso e ricettazione di autovettura. Tra gli arbusti, inoltre, oltre alle due  ricetrasmittenti – spia evidente del fatto che i due fossero dei professionisti del settore - un guanto, diversi attrezzi atti allo scasso e una calza da donna.

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